Sanremo, clamoroso Gerry Scotti: "Non ho avuto il coraggio di prendere l'aereo", perché ha bidonato il Festival
"Vado al Festival per il piacere di andarci, senza cachet. Sento sempre dire quanto quel palcoscenico sia magico e regali una sferzata di adrenalina. Quindi punto a grandi benefici di questa botta di vita: ci vado come andassi nella piscina di Cocoon": Gerry Scotti lo ha detto in un'intervista al Corriere della Sera a proposito della sua esperienza di co-conduzione a Sanremo. Il presentatore Mediaset sarà accanto al direttore artistico Carlo Conti sul palco dell'Ariston nella serata inaugurale, martedì 11 febbraio. Scotti ha rivelato che anche Amadeus lo aveva invitato due volte negli anni scorsi: "Con la stessa cordialità e lo stesso spirito di Carlo".
In entrambi i casi, però, Gerry aveva dovuto declinare l'invito: "Un anno ero in Polonia a registrare Chi vuol essere milionario?, c’era un clima terribile, sarei dovuto andare e tornare in aereo in mezzo alla tormenta di neve. Dico la verità: non ho avuto il coraggio. Anche la seconda volta è arrivato un gentile invito, ma alla fine non sono andato. Carlo quest’anno mi ha trovato nel giro buono, è stato diretto: 'datemi una mano che ho 30 canzoni da presentare se no sembro un jukebox'". Anche quest'anno, tra l'altro, stava per saltare: "Carlo mi cercava da giorni ma sul mio telefono il suo contatto era bloccato. Non so chi sia stato, forse mia nipote per sbaglio. Così lui mi cercava e non riusciva a parlarmi. Mi ha dovuto contattare da un altro cellulare".
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Su Pier Silvio Berlusconi, ad di Mediaset, ha detto: "Negli ultimi dieci anni, a ogni rinnovo del contratto, c’è sempre stata la sua gentile concessione: 'se ti dovessero chiedere di fare Sanremo dimmelo perché noi ti daremo il permesso'. Con una sola serata l’ho trovato più contento: 'se ti giochi il bonus su un giorno solo meglio!'". Secondo Gerry Scotti, comunque, non si tratta di una pax televisiva tra le due reti: "Il Festival è un evento fuori campionato. E poi se ci fosse un patto di non concorrenza dovrebbe essere restituito da qualche altra parte, cosa che non mi risulta. L’Italia in quella settimana si ferma, tutti guardano solo Sanremo, e allora dobbiamo fare attenzione soprattutto noi — intendo Mediaset — che dobbiamo fare i conti con gli introiti pubblicitari rispetto alle spese che sosteniamo".