"Magnifica presenza": lo spettacolo di Ozpetek al Manzoni, tra risate ed emozioni
Appena si apre il sipario si respira subito un’aria di mistero. Si avverte qualcosa di misterioso che porta lo spettatore in una dimensione tra reale e fantastico. Lo spettacolo "Magnifica presenza" di Ferzan Ozpetek, in scena al teatro Manzoni da ieri e fino al 22 dicembre, è un susseguirsi di emozioni, di risate ma anche, come tutte le opere del regista, un momento di riflessione.
Non si tratta di un riadattamento scenico del film ma di una rilettura, di un nuovo affascinante viaggio nel tempo sospeso tra reale e sogno. Il regista tra i più amati del cinema, prosegue così il percorso inaugurato con Mine Vaganti, facendo rivivere sul palcoscenico i protagonisti di uno dei suoi film cult. La scena si apre su una sala di una splendida dimora degli anni ’40, è da lì che si dipana la storia di Pietro, un ragazzo sensibile e gay innamorato di Massimo, un uomo incontrato tre anni prima in un locale di Milano con cui ha avuto una fugace relazione e che da allora non riesce a dimenticare, continuando ininterrottamente a telefonargli ed inviargli messaggi.
Massimo è aggressivo e violento e soprattutto non ricambia il suo amore. Pietro non riesce a rassegnarsi e comincia a vedere fantasmi intorno a sè, sono gli attori di una famosa compagnia di teatro che stava andando in scena nel 1943 che per sfuggire ad una retata della Gestapo si erano rifugiati in quell’appartamento. “Sono delle anime rimaste intrappolate in una sorta di limbo” come le descrive Serra Yilmaz, una delle attrici più amate da Ozpetek, che interpreta il ruolo di Lea. La casa diventa così il palcoscenico di un’opera enigmatica, dove le illusioni della vita si mescolano alla consapevolezza della morte. Attraverso una narrazione intrisa di simbolismo e metafore, il regista ci conduce nei corridoi oscuri dell’animo umano, facendoci esplorare temi universali come: la memoria, il rimpianto e la ricerca della redenzione. I Fantasmi, o anime, sono intrappolati in una dimensione di vita-non vita che diventa il filo rosso che lega le esistenze e le speranze dei protagonisti, come un’ancora di salvezza in un mare di incertezze. Magnifica Presenza spinge a riflettere con delicatezza sulla natura effimera dell’esistenza umana e sull’eterna lotta tra luce e ombra, speranza e disperazione. L’evidenza e la mescolanza del reale con il mondo del soprannaturale, suggerisce che esistono dimensioni della vita che vanno oltre la nostra comprensione razionale. “In questo spettacolo non ci sono protagonisti – aggiunge Tosca D’Aquino – Ogni personaggio è un mondo a sé. Ha una storia da raccontare, da trasmettere al pubblico”. Oltre a lei e a Serra Yilmaz, in scena un cast di attori straordinari come Tosca D’Aquino, Erik Tonelli, Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino, Sara Bosi e Fabio Zarrella. Uno spettacolo che emozionerà, probabilmente anche più del film, perché lo spettatore riceverà le vibrazioni degli attori che si muovono sul palco, fatte anche di tante risate che smusseranno i toni seriosi della commedia.