Sanremo, la finale: Renga grande favorito, Crozza sfida i rischi
Il cantante in vetta, Noemi nona fra le polemiche. Stasera il comico ci riprova dopo il flop 2013
Cala il sipario sul quarto Festival dell'era Fazio, il più sgualcito fra quelli presentati dall'uomo Rai che, con i nervi un po' strofinati e nelle vesti di «ex buonista» (parole sue) cerca il Viagra giusto per rialzare l'audience, tremebonda anche nella serata di giovedì: 7,7 milioni di media, tre in meno rispetto al 2013, con share del 35%. Male? Sì: pensate, “Masterchef” alla stessa ora si è indirettamente cucinata il Festival con l'incredibile cifra di 1.2 milioni di media: per Sky, che non ha perso un abbonato contro Sanremo, un risultato record. Così, per evitare il tonfo finale, Fazio si gioca stasera il jolly: Maurizio Crozza che torna sul luogo del delitto e sfida nuovamente la platea dell'Ariston. La stessa che, lo scorso anno, gli riservò una selva di fischi per un monologo da Minculpop. Vedremo come affronterà il neonato governo Renzi. Crozza non potrà esimersi dall'arrotarlo e la curiosità è molta. In caso contrario si tratterebbe di omissione di atti di satira. Altri ospiti attesi stasera: Ligabue, Terence Hill, Claudia Cardinale e Stromae. Ieri, serata da Sanremo Club con omaggi stanziali ai cantautori. I big si sono esibiti in duetti con ospiti più o meno famosi e più o meno centrati (Violante Placido terribile sulle note di De Gregori). Al top l'apertura di Marco Mengoni per Sergio Endrigo (con la magnifica “Io che amo solo te”) e la sublime suite centrale di Gino Paoli e Danilo Rea che hanno ricolorato la Genova di De Andrè (“Bocca di rosa”), Lauzi (“Ritornerai”), Tenco (“Vedrai vedrai”), Bindi (“Il nostro concerto”) per chiudere con ”Il cielo in una stanza”. Ron ha poi ripensato a Lucio Dalla (“Cara”), Noemi a Fossati (“La costruzione di un amore”), Arisa a Battiato (“Cuccurucucu”), Rubini ha scomodato Gaber (“Non arrossire”). Mentre il premio della critica per i giovani è andato a Zibba, da segnalare, sic., la ricomparsa del mago Silvan che ha miniaturizzato la Littizzetto («Mi sembro Brunetta!», ha urlacchiato lei) senza farla, per, sparire. Stasera la gara: Francesco Renga, favorito già una decina di giorni fa (ai bookmaker era dato a 3,5), è in pole position. Dopo il primo televoto di giovedì, la sua “Vivendo adesso” è in fuga per la vittoria, inseguita da Arisa con ”Controvento”. Sorpresa della classifica parziale è Rubino, terzo con “Ora”, gettonassimo in radio e tra gli under 25. Seguono i Perturbazione (“L'unica”), l'electro-pop “Liberi o no” della strana coppia Gualazzi/Bloody Beetroots, la psico-musicale “Il cielo è vuoto” di Cristiano De Andrè e — settima — Giusy Ferreri che sta crescendo in radio con la “Ti porto a cena con me". Antonella Ruggiero, Sarcina e Palma sono nelle retrovie. Vere delusioni della prima graduatoria sono però Ron e la sua debole ”Sing in the rain” (15°), oltre a Frankie HI-NRG, il cui rap “Pedala” è ultimissimo. Noemi, gettonata come Renga e Arisa per la vittoria finale è, per ora, nona con “Bagnati dal sole” ma si consola: è la più twittata (38%) e sta staccando Renga (14%) e Arisa (11%). Anche se il cantante con più cinguettii, tra big e nuove proposte, è il baby-rapper Rocco Hunt. Un nuovo televoto si mischierà, stasera, ai giudizi della giuria di qualità presieduta da Paolo Virzì: verrà stilata una classifica semi-definitiva. La vittoria se la giocheranno, a notte fonda, i primi tre. Favorito Renga? Certo, certissimo, anzi probabile. di Leonardo Iannacci