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Rai1, un flop la prima puntata del docu-reality "Mission"

Non tira l'accostamento tra vip e profughi, sponsorizzato dall'Alto commissariato profughi dell'Onu

Matteo Legnani
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E' che la povertà, la miseria, la sfiga non tirano in prima serata. A quell'ora, il popolo televisivo vuole ridere o rifarsi gli occhi a tette e culi. Nemmeno "filtrare" la miseria con un vip serve. E a dimostrarlo ci sono i risultati Auditel della prima puntata di "Mission", il docu-reality andato in onda su Rai1 ieri sera. Poco più di due milioni di telespettatori (2.165.000 di media) e share dell'8,16%, che per la rete ammiraglia Rai è un'autentica miseria. Meglio è andata du Rai2 la diretta della partita di Coppa Italia di calcio tra Inter e Trapani, non proprio un incontro di cartello: è stata seguita invece da 2 milioni 413mila telespettatori (8.85%). E molto meglio su Rai3 "Chi l'ha visto?", che ha totalizzato 3 milioni 94mila telespettatori con uno share dell'11.98%. La trasmissione era stata accompagnata, già la scorsa estate, da polemiche per l'accostamento tra profughi e vip. Roba da guardoni, tanto che un appello per non mandare in onda la trasmissione lanciato da Andrea Casale su change.org ha raccolto le firme di 100mila telespettatori, consegnate qualche giorno fa al dg Rai Luigi Gubitosi. Non sono bastate, però. Troppo forte la sponsorhip dell'Unhcr, l'alto commissariato Onu per i profughi di cui Laura Boldrini, attuale presidente vendoliana della Camera, è stata numero 1. Vedremo se il flop di ascolti indurrà viale Mazzini a più miti consigli (tipo: spostamento in seconda serata). Per la cronaca: richiesta di un commento, il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge ha detto che "qualunque strumento di comunicazione va bene per far   conoscere una realtà, sempre nel limite del rispetto della persona". Praticamente una pietra tombale sulle fortune della trasmissione.

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