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Eva Robin's a Libero: "Sono diventata donna e sposerò una donna. Ammiro due uomini: Sgarbi e Feltri"

Giulio Bucchi
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Quando l' informazione si avvita su se stessa e inizia a collezionare notizie non vere diventa pericolosa. Nell' era dei social e di internet le notizie spesso escono anche senza controllo e spesso, erroneamente, confermano i pregiudizi. Così è stata la vita di Eva Robin's piena, come si direbbe in termini letterari, di refusi dati da una errata informazione.   Leggi anche: "Cosa c'era in ogni bagno di Arcore". Eva Robin's, confessione privatissima su Berlusconi Parlando di informazione lei è sempre stata considerata un simbolo della trasgressione, come mai?  «Mi considero una persona libera nell' esprimermi sia in amore che in ogni declinazione della mia vita. Tutto incominciò con delle foto di Roberto Granata che mi ritraevano nuda; probabilmente questa forma di libertà per molti ha significato essere trasgressiva. Trasgredire significa violare e non rispettare; io questo nella mia vita non l' ho mai fatto». Forse perché la sua sessualità è sempre stata considerata "ambigua"?  «Anche questo lo considero un errore. Uno è ambiguo se in qualche modo "gioca" con la sua immagine dicendo cose diverse di volta in volta; io questo non l' ho mai fatto. Ho sempre spifferato tutto con grande autenticità e lealtà». Però possiamo dire che quando uscì alla fine degli anni Settanta che lei era un ermafrodito, la notizia non poteva passare inosservata... non pensa?  «Io non sono un ermafrodito ed è il terzo errore nella comunicazione. Sono nato uomo e devo dire una cosa...». Cosa?   «Un uomo abbastanza ridicolo, piccolo, minuto, mani e piedi piccoli, un viso bello da donna. Come uomo sarei stato abbastanza sfigato». Quando capì di sentirsi femmina?  «Guardi mi ricordo una estate da adolescente quando andai a Riccione, capitale del divertimento italiano, e mi feci i colpi di sole nei capelli. Quando tornai a casa mi chiamavano tutti "signorina"». E così lei seguì il suo sentire?  «Certamente sì! Iniziai a prendere ormoni femminili per rendere possibile una mutazione che io profondamente avevo già fatto e che quindi mi apparteneva». Nella sua vita come sono state le donne con lei?  «Ho sempre avuto donne alleate, il genere femminile mi è sempre stato accanto anche nelle mie difficoltà. Le donne spesso sono risolte e sono state le mie stampelle nella vita». E gli uomini?  «Con le debite eccezioni, perché non è giusto fare di tutta un erba un fascio, gli uomini hanno una capacità straordinaria di passare dalla "pulsione" sessuale al "disprezzo" immediato. Sono fatti così, non accettano di essere attratti da una persona come me». Per fortuna ha detto "con le debite eccezioni". A chi si riferisce?  «Ammiro due uomini per motivi differenti; uno è Vittorio Sgarbi e l' altro Vittorio Feltri». Sgarbi perché?  «Con lui ho avuto quelli che chiamo "spuntini sessuali" ed è stato un incontro strepitoso. Lui mi esibiva, non si nascondeva; un uomo con una intelligenza superiore». E Vittorio Feltri?  «Lui è la figura di riferimento maschile familiare che avrei voluto avere. Coraggioso, mai scontato e sincero. Ultimamente adoro quando si alza ed esce dallo studio». Visto che ha accennato alla figura di riferimento familiare, mi dica come è stato il suo rapporto con i genitori...  «Mia mamma un gigante della e nella mia vita. Mio padre assente; si lasciarono appena nacqui perché mamma trovò a letto papà con la sua migliore amica. È sempre stata una guerriera mia mamma ed è stata sempre, anche da adulta, una persona fondamentale per me; poi nel 2004 mi ha lasciato». E lei come si sente rispetto a questa assenza da sedici anni?  «Ho altre persone vicino e noi siamo capaci di ricostruirci la vita ed anche la famiglia come desideriamo». Parla della sua compagna da venticinque anni che ha detto che sposerà?  «Certo anche di lei. Naturalmente è una persona eccezionale che cerco di proteggere dalla gogna del gossip». Infatti di lei non si sa nulla...  «Né voglio che si sappia...». Però se vi sposerete come farete?  «Infatti ci stiamo pensando perché non riesco a sopportare il fatto che lei venga maltrattata dalla informazione per colpa dell' amore con me». Lei, se pensa al sesso, pensa a una donna o a un uomo?  «Penso alla personalità di una persona, non al suo corpo. Vengo sedotta dalla personalità, non dalla bellezza». Si dice di un suo "love affairs " con un membro del Grande Fratello Vip condotto da Alfonso Signorini. È vero?  «Parla di Antonio Zequila? Si è vero abbiamo avuto una storia o almeno così la ricorda lui». In che senso dice che lo ricorda lui? Lei invece non rammenta?  «Ciò che io ricordo è di un servizio fatto da Roberto Granata e di noi che amoreggiavamo facendo la lotta in un letto. Però non ho ricordo, come per Sgarbi, di un momento indimenticabile». Ma come è nata questa storia?  «Lui era un bel ragazzo dai modi gentili che mi veniva dietro e mi corteggiava assiduamente e poi...». Poi?  «Siamo stati assieme ma non ricordo molto, forse lo ricorda lui». Ma per lei è importante il rapporto fisico?  «Non molto, è abbastanza veloce ed insignificante». Cosa sta facendo ora?  «Dipingo e recito a teatro. Ho appena finito una mostra collettiva a Bologna dal titolo "ero-tic" a palazzo Isolani». Cosa tratta la mostra?  «È la rappresentazione pittorica dei miei fantasmi. Noi vediamo sempre la punta di un iceberg ma non ciò che c' è sotto. Dipingere mi serve per esorcizzare i miei demoni». E il teatro?  «Sto iniziando una serie di spettacoli con Andrea Adriatico dall' 8 febbraio dove il teatro è una forma di vita e l' improvvisazione rende possibile la manifestazione dell' Io più profondo». C' è stato un momento professionale in cui ha sofferto?  «Sì, quando fui chiamata da Buoncompagni ed Irene Ghergo (una mia amica oggi) a fare "Primadonna" su Italia 1. Fu un momento di bombardamento mediatico che non dimenticherò mai e che mi fece molto male e questo testimonia il fatto che io non riesco a "navigare" nelle acque dei gossip». C' è qualche cosa che nella sua vita rimpiange e che non ha fatto?  «No. La vita di me ha fatto tutto ciò che voleva». di Giovanni Terzi

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