Simona Ventura racconta il suo dramma umano: "Completamente sola, da Dio un segnale forte"
Nel numero in edicola domani di F - il settimanale femminile di Cairo Editore diretto da Marisa Deimichei – Simona Ventura, conduttrice tv in onda sulla Rai con La domenica Ventura e Il Collegio, si racconta a tutto tondo, alla vigilia dell'uscita del suo libro Codice Ventura (Sperling&Kupfer). Lo fa partendo dal grave incidente accaduto nel luglio del 2018 al suo primogenito Niccolò (avuto dall'ex marito Stefano Bettarini), quando il ragazzo rischiò di morire dopo essere stato accoltellato davanti a una discoteca di Milano. Nel libro parla dei ragazzi di oggi e fa un confronto con la sua giovinezza vissuta negli anni Ottanta. Da madre, come ha vissuto l'incidente di Niccolò? "È stato terribile, ma oggi posso dire che quell'esperienza mi ha cambiato la vita. Io l'ho metabolizzata così: il Signore ha voluto darmi un segnale molto forte. Come se mi dicesse: vuoi continuare così o vuoi cambiare strada?". Che strada stava percorrendo? "Non facevo niente di male, ma mi ero chiusa in me stessa. Non avevo autostima, mi sentivo sola e non capivo perché. Il fatto che mio figlio sia uscito miracolosamente vivo da quell'aggressione ha cambiato tutto. È stata una botta di vita pazzesca, mi ha ridato gran voglia di fare e sperimentare". Da un grandissimo spavento, le è andata via la paura? "La paura di fallire c'è sempre, però da allora sono più fredda, riflessiva, incasso meglio. E so anche capire qual è il momento per reagire, ribellarmi". Per approfondire leggi anche: Niccolò Bettarini, le cicatrici choc Un anno fa è arrivato l'amore, con il giornalista Giovanni Terzi. "L'amore è stato una conseguenza del fatto di aver ritrovato la voglia di vivere. Dopo la grande paura per mio figlio, è come se un castello fosse venuto giù. Da queste ceneri ho recuperato un'energia positiva che mi ha portato a tagliare tanti rami secchi e proprio allora si sono aperte altre porte (...)". Lo cercava questo amore? "Per niente. Avevo appena concluso una storia lunga (con Gerò Carraro, ndr), lavoravo molto e dicevo: voglio stare sola! E invece, quando meno te lo aspetti, eccolo qui l'amore più grande… Ma devo stare attenta a dirlo. Se gridi la tua felicità attiri invidia, energie negative".