Seconda vita, Wanna Marchi choc: "Chi voleva che mi suicidassi"
Ogni mercoledì alle 21:10, Real Time è la casa dove raccontare se stessi: il giornalista Gabriele Parpiglia guida il racconto del programma Seconda Vita, per Discovery Italia. I protagonisti sono stati scelti accuratamente. Ognuno di loro ha avuto una prima e una seconda vita. C'è chi è riuscito a rialzarsi. C'è chi invece racconta a se stesso una fiaba piena di bugie. Interverranno con il peso delle loro storie, delle loro parole e con immagini irripetibili da realizzare. La seconda puntata avrà come protagoniste: Claudia Galanti, Wanna Marchi e Stefania Nobile. Dichiara la Galanti a proposito di sua figlia deceduta: “Quando Indila è deceduta, io ho detto no all'autopsia. Oggi ho capito di aver sbagliato. Qualcosa non mi è chiaro. Questo pensiero mi tormenta tutte le notti. Mi tormenta sempre. Io non vivo, ma sopravvivo. Il mio ex compagno (Arnaud Mimeran, ndr) è in carcere. In Francia non sono Claudia Galanti ma l'ex donna di un detenuto. Andare in giro significa abbassare lo sguardo per paura della gente. Ho vissuto prendendo farmaci ogni giorno. Anche sette, otto pillole. Ho pensato di diventare pazza. C'è stato un momento in cui non parlavo più. Poi la cucina per un po' mi ha salvato e l'amore per i miei figli mi ha fatto alzare dal letto. Ma ricado, ricado ancora, sempre. Il pensiero, il colpo di Indila mi tormenta”. Per approfondire leggi anche: Pomeriggio 5, Wanna Marchi perde il controllo Il secondo incontro è con Wanna Marchi e la figlia Stefania Nobile, che raccontano: “In carcere volevano che ci suicidassimo, ma noi ce l'abbiamo fatta”: “Abbiamo truffato, abbiamo accettato la pena. In carcere ci hanno accolto con i mitra e non ci hanno curato a dovere e abbiamo rischiato la vita. La gente non comprava i nostri prodotti, ma comprava noi. Lo sciogli pancia nemmeno esisteva. È nato per caso in autostrada, una sera, di notte. Lo compravano tutti dall'Italia alla Spagna. L'Albania ci ha ridato una nuova dignità. L'Italia ci odia ma noi abbiamo pagato il nostro debito con la giustizia e non abbiamo paura di nessuno. Se il diavolo ci incontra, si sposta”. Poi aggiungono: “siamo state vittime di avvertimenti mafiosi. Ai tempi del successo abbiamo subito un attentato armato, ma non ci siamo mai piegate. E mai ci piegheremo”. Sul futuro Wanna ammette: “sto creando altre creme e profumi da mettere sul mercato”, mentre la figlia replica: “io voglio essere Stefania Nobile e non la figlia di Wanna Marchi». Insieme concludono: “l'Italia è un capitolo chiuso”.