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Fuggi fuggi dal Grande FratelloDicono no la bella autista Atace il vu cumprà ingegnere

Un frame della puntata di Piazza Pulita

La Endemol ha contattato pure due blogger e una docente universitaria per far parte del gruppo dei 14 reclusi, ma nessuno ha accettato

Nicoletta Orlandi Posti
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Sembrano così lontanti i tempi in cui c'erano giovani disposti a tutti per entrare nella casa del Grande Fratello. Ora è un fuggi fuggi generale. La pausa di riflessione di un anno che si è presa Endemol pare non aver avuto i risultati sperati. E così dopo il no di due famosi blogger e di una docente universitaria contattati dalla produzione con l'intenzione di svecchiare il format con concorrenti diversi dal passato, arrivano altri forfait. Come quello, riporta TVBlog, della conducente Atac Michela Quintavalle, protagonista ieri sera a "Piazza Pulita" su La7, che ha raccontato di essere stata contattata dalla produzione del Grande Fratello, ma di aver rifiutato e di Rachid Khadiri Abdelmoula, l'ex "vu cumprà" di Torino ora ingegnere che in una lettera spedita a la Stampa ha spiegato il perché non ha nessuna intenzione di far parte del gruppo dei 14 reclusi nella casa di Cinecittà. “Vendo accendini e studio Ingegneria - ha scritto Rachid - che me ne faccio della popolarità del Grande Fratello? No, non ci vado in tv, preferisco l'università. Preferisco progettare palazzi e il mio futuro di ragazzo normale, ex "vu' cumprà", con un lavoro vero. Perché chi tiene duro e fa sacrifici, un lavoro lo trova”. "I conti in tasca e gli amici mi danno del pazzo", continua lo studente "un ingegnere affermato guadagna 2 o 3 mila euro al mese, una star della tv decine. Ma io sono Ingegnere. Ho studiato di notte per ottenere questa laurea al Politecnico. Il successo all'improvviso non mi ha mai convinto. Anche se gli autori del reality hanno insistito perché partecipassi all'edizione 2014 del Gdf, ho detto no. No, senza ripensamenti. Perché? Se avessi voluto diventare famoso avrei scelto il Dams. La fama è frivola e vola via in fretta, la laurea resta. Ciò che vale costa caro, diceva il mio professore delle superiori, all'Itis Avogadro. Non raggiungi chissà che traguardo se diventi per qualche mese star della tv. Io voglio crescere e l'università non è fatta per perdere tempo”.

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