Daniele Luttazzi contro Carlo Freccero: "Compenso eccessivo? Non è vero, non ho mai trattato con la Rai"
È scontro al vetriolo tra Daniele Luttazzi e Carlo Freccero dopo il mancato ritorno del comico in casa Rai. Luttazzi ha inveito contro il direttore di Rai 2, che prima aveva annunciato l'intenzione di affidargli un programma (consentendogli un ritorno sul piccolo schermo dopo ben 18 anni dalla chiusura della trasmissione Satyricon) e poi si era tirato indietro. Alla presentazione dei palinsesti Freccero aveva parlato di "mancata intesa economica". Ma Luttazzi non ci sta e sulle pagine del Fatto Quotidiano avrebbe lasciato intendere altro ripercorrendo tutti gli incontri con il Direttore: "Freccero esordisce esprimendo la sua esigenza di controllo editoriale, perché non vuole rischi (e qui fa il gesto delle manette). Ma poiché controllare la satira è una forma di censura - prosegue Luttazzi - propongo una soluzione che salvaguardi il diritto Rai di decidere cosa trasmettere, e il mio diritto costituzionale di fare la satira che voglio". Leggi anche: Carolo Freccero spietato: chi fa fuori improvvisamente Sorpassato questo ostacolo subentra un altro problema, forse per il comico il più serio: ossia il compenso. "Il mio avvocato aveva inviato a Ballandi (produttore programmi tv) una email con una somma che corrispondeva al mio compenso di 12 anni fa a La7. Freccero sostiene di non saperne niente. Il mio avvocato dà a Lavatore (vicedirettore) e a Freccero una fotocopia della email. Lavatore dice subito che la cifra è eccessiva, e che non ha mai visto compensi così in Rai. Allora chiedo quale proposta economica mi faccia la Rai. Lavatore e Freccero dicono che non è competenza loro, c'è un ufficio preposto. Passato qualche giorno, i contenuti di quella email sono pubblicati da Repubblica, in un articolo secondo cui il mio rientro in Rai si fa difficile a causa della mia richiesta economica eccessiva. Ma noi non abbiamo mai trattato". La rabbia sfogata sulle pagine del Fatto, non è piaciuta a Freccero che ha deciso di replicare solo nel suo libro.