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Realiti, insulti in diretta a Falcone e Borsellino. Disastro Rai, Lucci e Argento rovinati?

Giulio Bucchi
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Scandalo Realiti a viale Mazzini. La Rai ritiene "indegne le parole su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino" pronunciate da due ospiti della puntata dello show condotto da Enrico Lucci e Asia Argento, andata in onda su Rai2 in diretta. />Mercoledì scorso, Realiti ha affrontato il tema dei cantanti neomelodici. Ospite in studio Leonardo Zappalà, 19 anni, i cui riferimenti sono Al Capone e Scarface. Mentre Lucci rendeva omaggio ai giudici Falcone e Borsellino, il suo intervento: "Queste persone che hanno fatto queste scelte di vita le sanno le conseguenze. Come ci piace il dolce ci deve piacere anche l'amaro". Per non parlare, poi, di Niko Pandetta, detto Tritolo, che, durante un servizio, ha raccontato di come molte delle sue canzoni siano dedicate allo zio in carcere al 41 bis. Non contento, dopo la trasmissione si è scagliato su Facebook contro il consigliere della Regione Campania Emilio Borrielli, anche lui in studio. Una lunga intimidazione, brandendo fra le mani una pistola d'oro. Per questo motivo l'azienda annuncia in una nota di avere avviato un'istruttoria per ricostruire tutti i passaggi della vicenda. Anche perché, spiega ancora Viale Mazzini, "direttore di Rete, conduttore, autori sono stati ampiamente sensibilizzati sulla necessità di porre la massima attenzione sulla scelta degli ospiti, delle tematiche e sulla modalità di trattazione di argomenti sensibili; in coerenza con quanto ogni giorno la Rai testimonia attraverso programmi, eventi speciali e fiction dedicati alla sensibilizzazione della collettività contro la criminalità organizzata e a sostegno della memoria dei tanti martiri delle mafie". Ma è in serata che arriva il colpo finale, quello che non lascia scampo: "Quello che è avvenuto è inaccettabile e non può e non deve accadere". Lo afferma in una nota l'amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, ribadendo quanto già affermato nella nota aziendale. "Abbiamo il dovere di essere garanti della legalità - prosegue il manager -. In questo caso non lo siamo stati, chiediamo scusa ai parenti di Falcone e Borsellino, ai familiari di tutte le vittime della mafia e ai telespettatori". E Salini va oltre: "Come ho detto più volte, per la Rai è un obbligo civile, morale e culturale essere rispettosi della legalità: ad essa devono essere ispirate le immagini e le parole che si susseguono nei nostri programmi. È una legalità che deve guidare i contenuti che pensiamo e che poi mandiamo in onda, l'informazione che proponiamo, i modi in cui ci comportiamo - sottolinea -. Parlare di legalità attraverso le nostre voci e le nostre immagini deve essere la principale missione della Rai, una missione che lega i concetti di cultura e legalità. Purtroppo questo non è avvenuto l'altra sera, non ci sono giustificazioni e mi spiace che un episodio del genere rischi di offuscare la ferma condanna che pure il programma Realiti ha evidentemente manifestato e le molte cose buone, di servizio pubblico, che ogni giorno la Rai propone".

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