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Pamela Prati, la verità di Pamela Perricciolo: "Abbiamo fatto questa cavolata in tre usando profili falsi"

Caterina Spinelli
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Il caso sul matrimonio di Pamela Prati potrebbe essere arrivato a una svolta. È l'agente Pamela Perricciolo - in un'intervista rilasciata a Fanpage.it - a rivelare dettagli clamorosi con tanto di chat allegate, in cui conversa con Eliana Michelazzo. "Avevo detto a Pamela Prati che c'era un uomo che ha frequentato il mio ristorante e che mi chiedeva spesso di lei. Mi diceva di chiamarsi Marco e di non vivere in Italia. Verso fine marzo, Pamela mi dice di avere cominciato a scambiarsi messaggi con questo uomo - rivela la Perricciolo -. A oggi nemmeno io posso dire se si chiamasse Caltagirone, ma proprio da quel momento Pamela ha cominciato a raccontare di avere conosciuto questo imprenditore che lavorava all'estero. Da qui la situazione ci è sfuggita di mano".  Leggi anche: La testimonianza che smaschera la Prati Ma Mark Caltagirone esiste o no? "Non esiste, questo è chiaro" puntualizza Donna Pamela, che però è parecchio confusa sull'identità dell'uomo. "Il matrimonio non c'è stato perché questo uomo non c'era […] Pamela Prati ha sempre saputo che non ci sarebbe stato questo matrimonio". E Simone Coppi? Nemmeno lui esisterebbe: "Eliana aveva iniziato a sentirsi con una persona. Lo incontrò a Fontana di Trevi. In quel periodo ebbe qualche problema, dire che fosse sposata serviva a far capire che non era da sola. All'inizio non era consapevole del fatto che Simone non esistesse ma dopo l'ha capito. È partito tutto per proteggerla e poi non siamo più tornate indietro, era una situazione di comodo". "Abbiamo fatto questa grandissima cavolata in tre. In agenzia disponiamo di tanti profili falsi, impossibile dire chi di noi li abbia utilizzati. Creai questi profili molti anni fa insieme ad alcuni amici. Ci sono serviti negli anni per avvicinare persone, crearci una rete intorno e anche per gioco". Leggi anche: Sfogo notturno: la Michelazzo non ne può più La Perricciolo poi chiarisce il furto d'identità del bambino fatto passare per Sebastian Caltagirone. "Questo ragazzino era un iscritto dell'agenzia Aicos. Abbiamo fatto la cosa tremenda di farlo passare come figlio di Mark Caltagirone. Pensavamo di uscirne e, invece, ci siamo sotterrate. C'è un contratto e i genitori sapevano che avrebbe dovuto interpretare un ruolo e chiamarsi in un certo modo. Come agenzia non sono tenuta a comunicare il film o il progetto. Al posto della madre, non avrei lasciato andare mio figlio con un'estranea". "Eliana e Pamela dicono che non conoscevano il bambino ma quando sono entrata nel bar dov'era organizzata la merenda, la Prati ha fatto finta di essere da sempre sua madre. Era la prima volta che lo vedeva ma non lo ha detto, ha finto che ci fossero stati altri incontri e chi era presente può testimoniarlo". La Perricciolo racconta che "la Michelazzo avrebbe voluto far cadere tutta la colpa alla Prati", ma lei ha rifiutato. Leggi anche: Floriana Pellino pronta a dire tutta la verità sul Prati-gate "La sera in cui Eliana ha raccontato che era tutta colpa mia a Live- Non è la D'Urso ho scritto a un autore. Non sapevo cosa stava accadendo perché non riuscivo a mettermi in contatto con lei, non mi rispondeva al telefono. All'ennesima chiamata, al suo telefono risponde una donna e mi dice che una ragazza molto agitata aveva gettato il cellulare nel parcheggio". E la colpa di chi è? "La colpa è anche di chi in Mediaset o in Rai non aveva capito fin dall'inizio che il matrimonio non ci sarebbe stato". 

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