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Marco Carta, dove si fa beccare dopo l'accusa di furto alla Rinascente: altro disastro per l'ex Amici?

Giulio Bucchi
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Dopo l'arresto, la fuga all'estero. Marco Carta non si fa mancare nulla e dopo lo scandalo alla Rinascente di Milano (andrà a processo per concorso in furto aggravato a settembre) ha pensato bene di andare in vacanza a Mykonos, in Grecia, per "staccare la spina", come testimoniano alcune "Instagram stories" pubblicate sul suo profilo. Ancora indagato a piede libero, al cantante sardo ex vincitore di Amici di Maria De Filippi la giustizia consente di lasciare l'Italia, anche se la sua posizione non pare così limpida. Leggi anche: Marco Carta, nuova svolta. Chi era la donna con lui al momento del furto Un addetto alla sicurezza e un commesso del grande magazzino di lusso milanese hanno ricostruito la dinamica del "colpo" su Repubblica: "Mi sono accorto di una coppia, un ragazzo e una donna, che si guardavano spesso attorno, come se controllassero di non essere osservati dal personale, un comportamento che mi ha insospettito, diciamo anomalo - ha spiegato l'addetto alla sicurezza -. Allora ho deciso di seguirli. Ho visto prendere delle maglie dagli espositori e salire con la scala mobile fino al terzo piano. Entrano nei camerini, quando escono, in mano non avevano più le maglie prelevate poco prima. Mentre noi della sorveglianza continuavamo a seguirli, loro si dirigono al quarto piano nei bagni della clientela. Vedevo il ragazzo entrare e uscire immediatamente. Credo si tratti di un'azione preordinata. Lui ha nascosto gli abiti nella borsa di lei, poi si è chiuso alla toilette e lì ha staccato le placche antifurto". "Vedevo entrambi i soggetti prelevare delle maglie al primo piano e con le stesse salire con le scale mobili fino al terzo piano - ha ricordato invece il commesso -; fatto ciò, li vedevo entrare nei camerini di prova dove rimanevano svariati minuti. In questa fase, la donna restava fuori e passava le maglie al ragazzo che si trovava all'interno. Finito di passare tutte le maglie, la donna dava la propria borsa personale al ragazzo, che poco dopo usciva dai camerini. Entrambi usciti dai camerini, notavo che in mano non avevano più le maglie prelevate. Seguivo sempre visivamente i soggetti e li vedevo salire con le scale mobili e andare al quarto piano, più precisamente nei bagni adibiti al pubblico (vedevo il ragazzo entrare e uscire immediatamente). Riprendevano le scale mobili fino al piano secondo, dove il ragazzo prelevava dagli espositori due costumi da uomo e si recava alle casse per il pagamento. Riprendevano le scale mobili fino al piano terra, dove oltrepassavano le batterie anti-taccheggio facendole allarmare".

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