Fausto Brizzi assolto, la risposta delle Iene che non si scusano: "Per noi non finisce qui"
Fausto Brizzi non è un molestatore. Il tribunale ha archiviato le accuse contro di lui. Eppure Le Iene, che per prime avevano diffuso la voce e il fango (a questo punto, si può chiamare così) tutto fanno tranne scusarsi. Il gip di Roma archivia le accuse di violenza sessuale su tre donne contro il regista. "Noi de Le Iene abbiamo raccolto però i racconti di 15 ragazze che accusano Fausto Brizzi. Perché non ci ha denunciato per diffamazione, lasciando a un Tribunale la decisione sulla veridicità anche di quelle storie?", si chiede la trasmissione di Italia 1. Le Iene non si scusano e rincarano la dose. Per loro non è finita qui. "Innanzitutto, per due delle tre donne era comunque già passato troppo tempo dall'episodio contestato a Brizzi. La legge italiana prevede infatti che la vittima di reati sessuali, reale o presunta che sia, abbia sei mesi di tempo per sporgere denuncia, altrimenti non si può più procedere perché il reato va in prescrizione". Per approfondire leggi anche: Fausto Brizzi e le molestie, la decisione del giudice "Chi accusa Le Iene di processo mediatico contro il regista", sottolinea una nota, "dovrebbe ricordare soprattutto altre due cose. Noi abbiamo raccolto, come potete vedere nei servizi che vi riproponiamo qui sotto, le testimonianze di 15 ragazze, che non si conoscevano tra loro e che hanno raccontato tutte in maniera indipendente lo stesso “copione” di molestie e abuso di potere". E ancora, sottolineano di non aver fatto nomi. "A fare il nome di Brizzi è stata la stampa italiana e noi lo abbiamo solo successivamente riferito". Le Iene invitano dunque Brizzi a denunciarli in tribunale per diffamazione. "Così si potrebbe chiarire in un'aula di Tribunale se raccontando le storie di quelle 15 ragazze, che non possono più denunciare il regista perché è passato troppo tempo dai fatti, abbiamo diffamato Brizzi o abbiamo fatto semplicemente il nostro dovere. Naturalmente anche fuori dalle aule di tribunale Brizzi può sempre venire e confrontarsi pubblicamente con noi così come più volte gli abbiamo chiesto senza mai ottenere risposte".