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Rai, pensionati per finta: Vespa, Onder e Piero Angela guidano la tv over 65

Viale Mazzini coi capelli bianchi: contratti di collaborazione per autori, conduttori e giornalisti. Gubitosi ha rottamato solo Minoli (troppo giovane?)

Ignazio Stagno
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Mai in pensione. La Rai ha bisogno di loro. Le eccezioni in viale Mazzini sono la norma. Soprattutto se si parla di mandare a casa chi ha già raggiunto il limite d'età e continua ad andare in video. Per i papabili pensionati arriva sempre una deroga. Così la tv del servizio pubblico è sempre più tarata per la terza età. Luigi Gubitosi a quanto pare non ha proprio intenzione di svecchiare i collaboratori. Anzi, arzilli ottantenni entrano nelle nostre case, anche in prima serata, tutti i santi giorni. Carriere di tutto rispetto alle spalle, ma una sana "rottamazione" per dirla alla Renzi, ogni tanto non farebbe male. La suqadra over 60 - Emilio Raveggi a 80 anni suonati, come racconta La Notizia, continua senza problemi la sua attività di autore televisivo. Anzi sarà proprio lui a realizzare per Raiuno lo speciale sul Prix Italia. Tra i corridoi di viale Mazzini si aggira ancora Luciano Onder, che dopo trenta anni di onorata carrierra continua a stare al timone di Medicina33 su Rai Due dall'alto dei suoi 70 anni. Nella squadra over 60 c'è anche Claudio Donat Cattin, che ha mantento il suo ruolo a Porta a porta, nonostante i raggiunti limiti di età con un bel contratto d'autore. Infine restano in sella anche Bruno Vespa, 69 anni e Piero Angela, 85 anni. L'unico ad essere stato messo alla porta è Giovanni Minoli. Forse era troppo giovane... (I.S)  

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