La7, Cairo: "Paragone non è di destra. Sottile conquisterà le donne". Per Mentana 10 prime serate
Il presidente presenta i nuovi palinsesti e i neoacquisti. Riduzione dei costi, ma non ci saranno tagli al personale
"La linea editoriale della rete non cambia", queste le parole del presidente della Cairo Communication di La7, Urbano Cairo, durante la conferenza stampa al Four Season Hotel di questa mattina, 9 luglio. "Certo che l'obiettivo, quando ho comprato La7, era di risanarla e riportarla a breakeven - continua l'imprenditore - ma non ho mai fatto previsioni, non ho mai detto che l'avrei fatto in due anni, è un obiettivo molto difficile perché dipende anche dall'andamento del mercato pubblicitario e dall'economia". Per raggiungere lo scopo, una drastica politica di riduzione dei costi. Novità e conferme - Nuovi volti di La7, Salvo Sottile e Gianluigi Paragone, strappati rispettivamente a Mediaset e Rai. A Sottile il compito di portare nuovo pubblico femminile al canale, che dovrebbe avvenire per mezzo di un programma di cronaca in prima serata. Quanto a Paragone, "ha un modo innovativo di fare i talkshow, e anche la sua colorazione politica di destra mi pare che stia sbiadendo un po', se non addirittura cambiando", dice Cairo. Confermate le punte dell'ex Telemontecarlo: resteranno al loro posto Michele Santoro, Lilli Gruber, Corrado Formigli, Daria Bignardi (Le invasioni barbariche torneranno a primavera, nel 2014) e Maurizio Crozza, il cui nuovo programma partirà ad ottobre. Resta in sella naturalmente anche il direttore Enrico Mentana, che oltre alla gestione del TgLa7 avrà sulle spalle dieci prime serate per l'approfondimento. Le date - Otto e mezzo, della Gruber, andrà in onda da lunedì 9 settembre, Santoro tornerà con il suo Servizio Pubblico il 26 settembre, Crozza a ottobre con un nuovo show del venerdì sera. Ogni lunedì Formigli con Piazza Pulita, mentre il martedì e il mercoledì saranno dedicati alla fiction e al grande cinema. I costi - Sulla difficile situazione del canale al momento del suo ingresso queste le parole dell'editore: "L'acquisto de La7 si è perfezionato il 30 aprile. Dal 2 maggio sono operativo sulla rete, in questi primi mesi abbiamo cercato di entrare nel vivo e di capire La7 e le persone, che ho trovato disponibili a cambiare comportamenti ed atteggiamenti. Partivamo da una situazione economica pesante, ma abbiamo trovato delle soluzioni. Ho trovato costi di 500mila euro in taxi, non taglierò sulla qualità, ma sugli sprechi e investirò in prodotti interni. Investiamo sulle cose che danno dei ritorni e dismettiamo quelle poco performanti come alcune serie straniere che magari non danno i risultati attesi". Alla procazione di un giornalista risponde: "Vedremo come andranno questi nuovi volti, poi che io non sia berlusconiano mi pare abbastanza evidente, non mi sembra il caso di tornare sull'argomento". di Francesca Canelli