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Signorini: "Tutta la verità su Fiorello, De Filippi e Marina"

Alfonso Signorini

Il direttore di "Chi" sta per iniziare la sua avventura di Studio 5, un programma che non è solo amarcord

Alessandra Menzani
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Filmati dell'archivio Mediaset, provini, chicche sui personaggi agli esordi e interviste frescche. Il direttore di Chi Alfonso Signorini si «matricolizza» per Studio 5, la trasmissione di prima serata di Canale 5 che da stasera celebra la storia della tv berlusconiana. «Non è solo un amarcord,  il Techetecheté di Mediaset, è un programma da godere e da vedere». Cosa vedremo? «Ci sono filmati inediti ma ci si proietta al presente e al futuro. È una grande festa della tv. I personaggi  si raccontano anche dal lato umano». Chi ci sarà? «Maria De Filippi. L'abbiamo ospitata come se fosse una puntata di C'è posta per te, c'era una persona che non vedeva da 40 anni che l'ha voluta contattare, un pezzo di vita che ritorna. Questo nella seconda puntata. Ci sarà anche Fiorello. Abbiamo chiesto a lui, che ha una memoria incredibile (lo chiamano «computer vivente») i filmati più curiosi degli anni a Mediaset. Abbiamo ripescato la puntata del Karaoke in cui aveva fatto cantare una ragazzina con l'apparecchio. Era Laura Chiatti. E si vede anche la Canalis scatenata ad Alghero. Fiorello ha parlato anche della crisi dopo il Karaoke». E poi? «Alessia Marcuzzi. Marco Bocci, l'attuale compagno di Emma, che ha una band e canta in studio alla Rino Gaetano. Ci saranno anche momenti musicali con Moreno, Fedez, Francesca Michelin e Chiara Galiazzo».  Vedremo anche Signorini agli esordi? «Sì.  Durante il programma Nessuno è perfetto condotto da Silvana Giacobini e Valeria Mazza,  ero alle mie prime apparizioni. La Mazza, in italiano zoppicante, parla di Mina e dice: “Non se la vede da 40 anni”. E io: “Sapevo fosse ingrassata, però”. Apriti cielo. Mina chiama Mediaset incavolata nera».  La tv di allora rispetto a quella di oggi. Che effetto fa? «Quando 32-33 anni fa nacque Telemilano, poi diventata Canale 5, senza rendersene conto ha fatto improvvisamente diventare vecchia la Rai, che si è dovuta adeguare, direi anche omologare. Penso anche a Grande Fratello, oggi messo tanto in croce. Beh, le prime edizioni hanno davvero rivoluzionato la tv e la comunicazione. Pensiamo alla Gambaro, la grillina espulsa. Pure lei è andata in nomination, o no?». A proposito di Gf, è vero che non ha intenzione di tornare nello scranno di opinionista? «No comment». Parliamo di Mentana. È venuto ospite a Studio 5, il suo ritorno a Mediaset dopo tanti anni.  «Era contento, è stato spiritoso. Con lui c'erano gli altri fondatori del Tg5. Abbiamo mostrato la primissima puntata, non partivano i servizi e c'erano rumori di sottofondo. Mentana ha raccontato che era Berlusconi che dietro le quinte sfasciava  a calci lo studio!». Ci saranno anche Belen e Stefano. «Banditi dalla tv, li abbiamo voluti radunare noi. E sono tornati a produrre ormoni con un tango e un bacio mozzafiato». In copertina vende più Emma o Belen? «Belen regge molto bene. È un personaggio che divide. Emma mi piace, è intelligente e forte. Non è in crisi con Bocci. Certo, loro due non si presteranno mai a posare insieme, fanno la loro vita». Altri scoop ambiti? «Berlusconi e la Pascale sono una bella coppia. Adesso tutti parlano anche di Marina Berlusconi che quindi va tenuta d'occhio. Ma la politica non interessa più di tanto. Con il prossimo numero, con un servizio sui Letta Boys, i giovani descamisados dello staff del premier, chiudiamo con i grossi servizi la politica. Chi mi sta dando tali e tante soddisfazioni che, d'accordo con l'azienda, ho deciso di dedicarmi solamente a “lui” e lasciare la direzione editoriale di  Sorrisi».  Marina Berlusconi è la sua editrice. E sua amica. Lei crede che un giorno si butterà in politica? «Non credo proprio. Un po' perché ha visto l'esperienza del padre e non le va di immolarsi, un po' perché ha altri interessi. È una tostissima ma lei vive per la famiglia, non le importa di tessere relazioni cosa che la politica impone».  Lei è stato alla manifestazione «Siamo tutti puttane» di Giuliano Ferrara contro la sentenza Ruby? «Una sentenza sicuramente durissima ed esagerata, che fa guardare alla giustizia in modo non fiducioso. Ma non sono andato alla manifestazione. Il rossetto semmai me lo metto a casa mia!». intervista di Alessandra Menzani

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