Morgan ha perso l'X Factor: "Aiuto, non mandatemi in tv"
L'estroso giurato del talent show musicale di Sky si confessa: "Costretto al video, ma io cerco la Fede"
L'edizione numero sette di X Factor - la terza targata Sky - è ufficialmente iniziata. E tantissime sono le novità. «Dopo il grande successo dell'anno scorso, è una sfida contro noi stessi, vogliamo migliorarci e dare qualità al programma che parte il 24 ottobre». Queste le parole di Nils Hartmann, direttore produzioni originali Sky. Prosegue: «Sarà un'edizione 2.0, più degli anni scorsi e ci sarà una sorpresa per la puntata finale (prevista per il 12 dicembre, ndr), abbiamo scelto una nuova location, che contiene il doppio del pubblico». Sabato e domenica a Genova via alle audizioni con i quattro giudici: Mika, Elio, Simona Ventura e Morgan. Quest'ultimo non ha risparmiato al pubblico e allo staff di Sky una delle sue «morganate». Sabato sera si è infatti presentato al 105 Stadium del capoluogo ligure con circa tre ore di ritardo, ufficialmente perché bloccato dal traffico in autostrada. Morgan, ci dica la verità, dov'era? «Chissà. Mi hanno detto di essere me stesso e il personaggio Morgan arriva anche in ritardo». Alcuni dei più grandi talenti usciti da X Factor sono stati scoperti da lei, ad esempio Chiara Galiazzo, Marco Mengoni, Antonio Maggio. Qual è il suo segreto? «Il mio segreto non si può svelare se no non sarebbe tale. Forse è il fatto che tiro fuori dai ragazzi il loro psicodramma. Ogni uomo ha il suo. Quest'anno voglio razionalizzare questa cosa. Anche perché più passa il tempo e più riesco a guardarmi, magari da vecchio riuscirò anche a stare davanti allo specchio». Morgan non si guarda allo specchio? «No era per fare rima, vecchio-specchio». Ma che cos'è lo psicodramma? «È la verità». È qual è la verità di Morgan? «La verità è che non ho assolutamente voglia di fare X Factor. Ma neanche un po'». Allora perché lo fa? «Perché pare che senza di me non lo fanno. Sembra che io sia insostituibile. Perché sono buono e bravo, e pure bello. Proprio l'ideale estetico greco, come il David di Michelangelo. E nudo anche. Completamente. Quest'anno vado nudo sul palco e sarà fantastico». Lei è interista, cosa pensa del l'addio di Stramaccioni? «Stramaccioni è un depresso». Ai funerali di Enzo Jannacci l'ho vista fare la comunione. «Sì, due volte». Come due volte? «Siccome non mi aveva ancora convinto, ho detto vediamo se ce la fa stavolta e gli ho dato due possibilità al Corpo di Cristo. Ho sempre avuto un rapporto filosofico e teologico con la televisione e la religione. Adesso è arrivato il momento di cominciare a credere. Non so come mai, dimostrazioni è difficile tirarne fuori, ma spesso mi rivolgo verso l'alto». Oltre all'artista c'è anche il papà Morgan. Che rapporto ha con le sue figlie? «Bellissimo». E con le mamme delle sue figlie? «Ottimo anche quello. Veramente, io sono conciliante, a favore delle relazioni, per il bene delle bambine». Diceva che è aperto alle relazioni. È favorevole alla regolamentazione delle coppie di fatto? «Non me ne frega niente. Vorrei solo che le persone potessero fare quello che vogliono, anche sposarsi, senza troppi obblighi burocratici. Quindi sì a una legge che semplifichi la vita della gente». Case chiuse sì o case chiuse no? «Bello questo ritornello, me lo segno adesso, lo userò grazie! Ma sì dai, io non ci andrei ma mi piacerebbe che ci fossero. Se ci sono i casinò perché le case chiuse no?». Sulla legalizzazione della cannabis che mi dice? «Non lo so. Non fumando cannabis, non so cosa dire. Penso che Pannella abbia spiegato a sufficienza perché sì. Il buon Pannella è uno di quelli che stimo perché ha fatto delle grandi rivoluzioni culturali e ha applicato alla politica la verità. Mi sarebbe piaciuto vederlo al Colle». E la Bonino? «È una figlia di Pannella, è una grande, ma prima di lei chi si è speso è stato Giacinto detto Marco Pannella». Se io dico Silvio Berlusconi... «È un fratello, anche lui ha iniziato dal pianobar e per questo rinnovo l'invito a X Factor». Cosa c'è nel futuro di Morgan? «Un grande punto di domanda. Il futuro può esistere se si lavora sul passato che a differenza del futuro esiste». Cosa si augura Morgan per il futuro? «Che si spengano i riflettori della tv, per sempre». di Antonella Luppoli