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Saviano, Benigni, Fazio e GabanelliBersani, il killer dei radical chic:la sinistra in tv ora non tira più

Roberto Saviano e Fabio Fazio

I cantori rossi fanno addormentare gli italiani sul divano e vengono puniti dallo zapping. L'autore di "Gomorra" torna scrittore. Gli altri temono il baratro

Ignazio Stagno
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  di Ignazio Stagno C'è una sinistra nella sinistra che ama la tv. Al partito dello share rosso sono iscritti Fabio Fazio, Roberto Saviano, Roberto Benigni e anche la neogrillina Milena Gabanelli. Il Pd che sta in largo del Nazareno è qusi morto. Le fiamme si vedono dal Colle fino a palazzo Chigi dove il povero Enrico Letta dovrà tenere a bada un partito ormai allo sbando che già si gusta le vendette interne che covavano da anni. Ma il Pd e la sinistra che va sul piccolo schermo sono alla frutta. Ormai quella retorica rossa e da predicazione col vangelo secondo Marx è tramontata da un pezzo, travolta dalla noia e dalla rottura di scatole che gli italiani "incazzati" da un pezzo non vedono più di buon occhio sul piccolo schermo. La fine di Saviano -  Roberto Saviano è primo in libreia col suo Zero Zero Zero. Brutto segno. E' tornato, suo malgrado, a fare lo scrittore. Quello che forse, Wikipedia a parte, sa fare meglio. Con lui e Fabio Fazio Che tempo che fa della domenica, del lunedì di santo setfano e dello speciale per Jannacci&co sta andando a picco ogni giorno di più. Ma Fabio Fazio da vittima a quanto pare è carnefice. Fazio il carnefice -  Il Fatto quotidiano non ci sta e lo pugnala. Secondo il quotidiano di Padellaro e Travaglio il clamoroso flop di Saviano è colpa di Fazio che fa un prodotto ormai vecchio e ripetitivo. Fabio fazio infatti sta portando giù nel barartro anche milena Gabanelli, la noncandiodata al Colle dei grillini. Lei con il suo Report non è più la regina della domenica sera e la colpa è sempre del solito Fazio che con quel contenitore non "traina" più la prima serata. Ma i sinistrati radical chic che ci hanno dettato le tavole della legge e del moralismo spicciolo tutte le sante domeniche, come fossero un angelus in prime time, son o in buona compagnia. Basta Dante -  Con loro c'è pure Roberto Benigni che di sicuro non fa la tv "più bella del mondo". La sua "lettura di Dante" ha addormentato un Paese che chiede rinnovamento, cambiamento e spoazio ai giovani che Dante l'hanno studiato già abbondantemente sui banchi di scuola. La lettura di Dante costata un bel pò di milioni alla Rai, è andata a picco con un misero 4 per cento di share con tendenze al 2. Un risultato da ridere. Eppure Saviano, Fazio, Benigni erano onnipresenti quando la corazzata antiCav del Pd e di tutta la sinistra doveva smacchiare il giaguaro. Ospitate a San Remo, speciali sulla 'ndrangheta in Lombardia (per colpire la Lega), e raduni nei palasport, solo per dire che Silvio era il male e loro erano il bene. Ora che la sinistra non c'è più, che il Pd si è suicidato, ora che i rossi fanno il governo col Pdl, i menestrelli di largo del Nazareno cadono dall'Olimpo degli dei dello share. In tv non li guarda più nessuno. Tranne Bersani, la sera, per tirarsi un pò sù e pensare che forse avrebbe dovuto candidare Fazio premier, così il disastro veniva anche più rapidamente e senza agonia. Invece lui ha convocato Saviano per le consultazioni. Gli ha portato sfiga. Lui, che non è nemmeno entrato nella lista dei candidati al Colle grillini, battuto da Fo, Prodi e Gabanelli. E' finita un'era. Pier ha distrutto pure la sinistra fuori le mura.  

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