Funerali di Califano commozione e applausi per il poeta maledetto che ha cantato le donne
Folla umana fuori dalla chiesa degli artisti per ricordare l'autore di "Tutto il resto è noia". Sulla sua lapide: "Non escludo il ritorno"
Neanche la pioggia ha fermato i tantissimi fan di Franco Califano che hanno voluto rendere l'ultimo omaggio al grande maestro nel giorno dei suoi funerali. In lutto non solo tutta la musica italiana ma anche chi, nell'autore di "Tutto il resto è noia" ha sempre trovato un punto di riferimento forte. Una vita vissuta al massimo quella del poeta "Califfo" e così vogliono ricordarlo i suoi sostenitori. "Mi accorgerò di essere vecchio solo cinque minuti prima di morire" aveva detto il cantautore e attore in una delle sue celebri frasi. La Chiesa degli artisti, in piazza del Popolo a Roma, è gremita di persone: tanti vip ma anche gente comune accorsa da tutta Italia per l'ultimo saluto all'artista che ha cantatato Roma e le donne. Ad accompagnare il feretro verso la sepoltura il suo quartetto d'archi, lo stesso che lo aveva accompagnato anche al Teatro Sistina. Il cantautore è stato ricordato con un pezzo del brano "L'ultimo amico va via", scritto dal Califfo nel 1972. "Ora senza te tutto il resto è noia. Grazie maestro" recita uno striscione sorretto da alcuni fan. Il servizio d'ordine fuori dalla piccola chiesa cerca di trattenere la folla, comunque molto ordinata, che a sprazzi regolari urla il nome di Califano e si lascia andare ad applausi per onorare la sua memoria. Tra i volti più noti il sindaco di Roma Gianni Alemanno, l'ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini e l'attore Maurizio Mattioli. La salma del cantante verrà sepolta al cimitero di Ardea vicino al fratello e al cugino, secondo le sue volontà. Riguardo alla sua lapide "Er Califfo" ha lasciato indicazioni precise, l'epitaffio reciterà la seguente frase: "Non escludo il ritorno", titolo di una sua canzone. Intanto il sindaco di Roma ha annunciato l'intenzione di organizzare un grande concerto per ricordare Franco Califano, attraverso le voci dei suoi tanti amici artisti, nel giorno del Natale di Roma, il prossimo 21 aprile: "Califano ci ha insegnato una grande umanità, una suggestione profonda di Roma, senza pretesa di insegnare nulla a nessuno. All'inizio era un poeta maledetto, con tante polemiche per il suo modo di essere, per i suoi comportamenti spesso fuori dalle righe" ha dichiarato il primo cittadino di Roma che ha poi aggiunto "un anticonformismo divenuto un segnale di autenticità che riguarda un po' tutti i romani che si sentono tutti un po' Califano perché dentro questa voglia di trasgredire, di fare cose straordinarie c'è tanta umanità senza retorica". Funerali di Califano, commozione e applausi per il poeta maledetto Guarda la gallery