Lele Mora presenta il suo libro, "Le mie verità": "Corona è malato, Signorini e Fede una delusione"
Durante la presentazione del suo libro a Milano l'ex-agente dei vip ne ha per tutti. Poi dice di voler un premier giovane
Delusioni, consigli, frecciatine. E' un fiume in piena Lele Mora, ieri a Milano per la presentazione del suo libro, "La mia verità", sui 407 giorni passati dietro le sbarre. Accompagnato da Elenoir Casalegno, sua amica da sempre, e con Platinette a fare gli onori di casa, l'ex-agente dei vip risponde alle numerose domande dei giornalisti presenti in sala. Corona è malato - Parla di Fabrizio Corona, si dice convinto che "soffra di disturbi bipolari", per poi affermare: "Chi può lo aiuti a guarire". Sostiene, però, che la pena che gli è stata comminata per l'affaire Trezeguet sia eccessiva, poichè in base alla stessa logica meriterebbero il carcere tre quarti dei direttori di giornale: "Ha fatto solo il suo lavoro, magari in maniera arrogante, ma sono tanbti che lo hanno fatto e che lo faranno. Accadeva anche ai tempi di Gianni Agnelli". Le delusioni - Le parole più dure Mora le riserva ad Alfonso Signorini e ad Emilio Fede: "Tra chi mi ha più deluso - ha spiegato - ci sono Emilio Fede, attaccato al denaro, ed Alfonso Signorini, che ho aiutato nella sua ascesa, era uno dei miei migliori amici, ma non mi ha scritto nemmeno una lettera". Il rapporto con il Cav - Inevitabile, poi, molte domande su Silvio Berlusconi, di cui dice: "Come spesso capita ai re, è un uomo molto solo, che si è circondato delle persone sbagliate. Forse per un periodo, anche io sono stata una persona sbagliata". Ammette poi di non averlo mai votato in vita sua, per poi precisare che avrebbe votato, se avesse vinto le Primarie contro Pierluigi Bersani, Matteo Renzi: "Ratzinger ha detto che c'è bisogno di un Papa giovane. Io penso che abbiamo bisogno anche di un premier giovane".