Bar Rafaeli stasera sul palco alla batteria
di Leonardo Iannacci Sul Festival delle mezze racchiette e della spending review che tiene lontano da Sanremo star e bellezze d'altri tempi, è finalmente spuntata una stella: Bar Refaeli. Troppo bella per essere vera, la modella israeliana da un milione di euro a cachet è la super-ospite di stasera. Arrivata in ritardo a Milano dopo un volo da Tel Aviv, la 26enne silfide nata tra i kibbutz israeliani ha raggiunto Sanremo soltanto all'ora di cena. Colpa della neve e del traffico. Alta, sorridente e al limite di un'immaginaria e - per le donne normali - fastidiosa perfezione, si è infilata in una suite dell'Hotel Des Anglais, braccata da fotografi e curiosi. All'Ariston, dove stasera incrocerà un altro compatriota, il cantautore Asaf Avidan, illuminerà il palco fasciata da abiti firmati da Roberto Cavalli (ne cambierà tre) con gioielli Chopard che la renderanno ancor più eterea, soprattutto quando consegnerà un premio ai Ricchi e Poveri. Tre le uscite in scaletta: nell'ultima indosserà uno smoking bianco e si improvviserà batterista: «Adoro Phil Collins, mi piacerebbe imitarlo...», racconta spiazzando chi le sta attorno. A Sanremo è arrivata da sola, senza l'ultimo fidanzato Shaun White. A 26 anni è una star libera e, prima di sparire, concede un banale «dell'Italia amo la gente, il calore che c'è e il cibo. E poi ogni città è diversa dall'altra». In serata, ha preso confidenza con il Festival davanti alla tv, divertendosi a twittare. Quella della Refaeli è una storia singolare: «Sono nata a Ho HadSharon, vicino a Tel Aviv, e mia mamma Tzipi è stata modella negli anni '70. Amo la mia nazione ma ora vivo a Londra». In patria, non è stata sempre rosa e fiori per la bella Bar: nel 2007, dopo aver sfondato come modella ed essere apparsa sulle copertine di mezzo mondo - storica quella su Sport Illustrated nella quale era vestita costumi da bagno stile filo interdentale - si è trovata al centro di una polemica: il quotidiano Yedioth Ahronoth la accusò di non aver adempiuto ai doveri relativi al servizio militare, a Tel Aviv obbligatorio per le donne. Caso che si è poi rivelato una bufala. «Amo il mio Paese», ha precisato la Refaeli. Quando, poi, le facciamo notare le sue foto sexy di un servizio per Maxim Usa, ammette: «Dopo aver posato per tanti stilisti, ho creato una mia linea di abbigliamento e ho deciso fosse giusto apparire senza veli per pubblicizzarla». Lei non fa illazioni sulla sua vita privata e sugli ex storici, a partire da Leonardo Di Caprio con il quale Bar ha avuto una relazione tra il 2005 e il 2011 e dal quale ha ereditato la passione per la TRX Suspension Training, l'esercizio che le assicura addominali scolpiti nel marmo. Si lascia soltanto sfuggire: «Ora Leo è il mio migliore amico, ci sentiamo spesso». Silenzio sul fidanzamento andato in frantumi con Uri El-Natan, figliastro del magnate israeliano Erwin Eisenberg, e sulla liason con il figlio di Nicolas Sarkozy, Pierre. All'epoca, papà Nicolas era all'Eliseo e i maligni narrano abbia rischiato l'incidente diplomatico quando la première dame notò un'occhiataccia del marito verso il decoltè di Bar. La première dame era Carla Bruni, invitata da Fazio per latrare un paio di canzoni e che, stasera, occuperà all'Ariston il camerino accanto a quella dell'israeliana. Sugli uomini prossimi venturi, Bar precisa: «Come dovrà essere il mio compagno ideale? Dolce e gentile, ma la prima cosa che guardo è la dentatura. Dovrà avere un bel sorriso e, soprattutto, denti bianchi».