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"Niente direttori in video". Ma la zarina del Tg3 fa come le pare...

La zarina Berlinguer

Par condicio, ma non per tutti: nonostante la direttiva del direttore generale Gubitosi, la giornalista di sinistra non si adegua

Andrea Tempestini
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di Enrico Paoli Al Tg1 si sono già adeguati: basta con i doppi incarichi. Applicando alla lettera la direttiva del direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, tutti coloro che facevano il «doppio lavoro», d'ora in poi, ne faranno uno solo. E così Susanna Petruni ha lasciato la conduzione dell'edizione delle 20, avendo la qualifica di vice direttore. Francesco Giorgino  resta in video, ma perde il ruolo di capo della redazione politica. E via di questo passo. Solo che non tutti i giornalisti dell'emittente pubblica sono così ligi alle direttive di Gubitosi.   Bianca Berlinguer, la «Zarina» del Tg3, ha deciso di fare le barricate. Prima di mollare la conduzione dell'edizione delle 19,30 pur essendo la responsabile della testata, è pronta a  tutto. La «Zarina» vuol giocare un ruolo da protagonista - tanto che il suo nome circola anche  per la candidatura a sindaco di Roma - in questa rovente campagna elettorale, al punto da attaccarsi ad un «cavillo» contenuto nella lettera inviata da Gubitosi a tutte le testate. «Ciascun Direttore», si legge nella direttiva, «è chiamato a definire e risolvere eventuali situazioni di questo tipo attualmente in essere, valutando soluzioni coerenti e funzionali agli interessi ed obiettivi aziendali». Sin qui il principio generale. Il dettaglio incriminato, in realtà, è un altro. «Tali valutazioni dovranno essere svolte da ciascun Direttore responsabile nei prossimi giorni, in maniera tale da applicare ogni soluzione operativa entro il mese di febbraio». E per la Zarina, «entro febbraio» vuol dire campagna elettorale e risultati compresi.

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