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Berlusconi: "Sanremo doveva essere spostato"

Littizzetto e Fazio

Andrea Tempestini
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Il Festival della sinistra. Il Sanremo più rosso di tutti i tempi. Presentano Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Tra gli ospiti anche Carla Bruni, Neri Marcorè e Serena Dandini. Un vero e proprio piccolo esercito anti-Cav. Che per giunta si esibirà proprio in concomitanza delle elezioni, a ridosso della chiusura della campagna elettorale. Silvio Berlusconi non ci sta, esce dall'angolo e attacca: "Sanremo andava assolutamente spostato, ed è incomprensibile la decisione della Rai, tanto più che ci stiamo giocando il nostro futuro con le prossime elezioni", ha spiegato il Cavaliere alla web tv del Messaggero.  La risposta di Fazio - L'ex premier prosegue: "Il Festival di Sanremo si aggiunga alla par condicio e complica la possibilità di comunicare. La par condicio è la legge più assurda che si poteva immaginare e che vige solo nel nostro sistema. Anche il più piccolo partito ha lo stesso spazio in tv del grande". Mentre il partito Fazio-Littizzetto, dal 12 al 16 di febbraio, avrà il sostanziale monopolio della trasmissione più vista dell'anno. E per chi parteggino le due "colonne" di Che tempo che fa non è certo un mistero. Ecco perché il Cavaliere ribadisce che la kermesse, come si era inizialmente detto, doveva essere spostato. Da par suo, Fazio ha risposto su Twitter: "Berlusconi ha detto che Sanremo andava spostato: ma dove? Aspettiamo proposte!". Rispondiamo noi. Non si tratta di dove, ma di "quando": andava spostato dieci giorni dopo, a urne chiuse.    Il ruolo della Littizzetto - In serata, intervistato dalla storica "nemica" Lucia Annunziata alla trasmissione Leader, Berlusconi è tornato sulla querelle relativa al Festival di Sanremo. "Se confermo che andrebbe spostato? Assolutamente. Il Festival, attirando a sè tutto lo share televisivo, lascerà pochissimo ascolto agli interventi dei rappresentanti politici". E ancora: "Se temo una kermesse di sinistra? Io non ho paura. Certo le voci che corrono sono in questa direzioni, essendoci la signora Littizzetto. Ma non ho paura perché quando la satira esagera contro di me, c'è una reazione a mio favore". Chiaro il messaggio: le prevedibili bordate della Littizzetto potrebbero portare acqua al mulino del Cavaliere. Potrebbe essere proprio "Lucianina" a consegnare la vittoria elettorale a Silvio. La "reazione a mio favore" potrebbe essere quell'ultimo scatto necessario a superare la sinistra, che secondo gli ultimi sondaggi è stata quasi agganciata. Verro: "No a Carla Bruni" - Alla polemica di Berlusconi si è poi aggiunta quella del consigliere d'amministrazione Antonio Verro, in quota Pdl, che ha contestato aspramente l'invito all'ex premiere dame Carla Bruno, l'amichetta di Cesare Battisti: "Viene solamente per promuovere il suo disco - ha affermato Verro -, non mi sembra ci siano motivazioni così significative, il panorama artistico internazionale non ne soffrirebbe. Il ruolo che sembra avere avuto nella vicenda Battisti è veramente molto ambiguo e discutibile. Spero che Fazio la incalzi costringendola a prendere le distanze 'senza e senza ma' rispetto a questi atti di terrorismo", ha concluso Verro.

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