Sanremo, le canzoni in anteprima. Le pagelle del Festival: trionfo di "cuore-amore" e Soliti Idioti
Siccome «Sanremo è Sanremo», ma «Libero è Libero», ecco a voi (con largo anticipo) le pagelle sulle venti canzoni in gara alla prossima edizione del Festival, ascoltate in anteprima e che si contenderanno l'ambita (ehm…) statuetta che va al primo classificato. Siamo stati tra i pochissimi ad aver presenziato in gran segreto, ieri in Rai, alle audizioni dei venti brani. Ben diciotto dei quali hanno come tema l'amore, uno i conflitti esistenziali di Platinette, in gara con Grazia Di Michele, mentre l'ultimo è una divertente marcetta dei Soliti Idioti presenti quest'anno sul palco del Festival (evitate le battute, please...). Nessuna canzone parla di politica, di crisi economica, di guerre o altro. L'appiattimento tematico è globale. La favorita per noi? Malika Ayane. All'audizione abbiamo tratto le seguenti indicazioni, non dimenticando che un primo ascolto è soltanto parziale. E che una brutta impressione su una canzone può, al secondo assaggio, diventare pessima. PLATINETTE-DI MICHELE - Partiamo proprio da Io sono una finestra, una straziante autobiografia jazz del corpulento Mauro Coruzzi che canta in tono baritonale: «...dentro di me non c'è una donna o un uomo ma solo un essere umano». Curiosa. Voto: 6. BIANCA ATZEI - Un mistero come sia arrivata tra i 20 big. Canta Il solo al mondo il cui verso più pungente è: «So che non serve a niente, però io ti amo mentre muoio». Inutile. Voto 4,5. DEAR JACK- Nella radiofonica Il mondo esplode tranne noi in stile Modà, la band che piace alla generazione 2.0, tenta il colpaccio. La filosofia? «Niente è per sempre». Aria orecchiabile. Voto 6. LARA FABIAN - La francesina è l'unica straniera in gara e strilla: «Dimmi che sei voce nell'aria... Voglio confondermi con te». Voce da 7, canzone da 3. Media ponderata: 5. I SOLITI IDIOTI - Saranno la sorpresa del Festival con Vita d'inferno nella quale citano le connessioni web che non funzionano ma anche i «coglioni» e i «preservativi rotti». Sono ufficialmente i Cochi e Renato dei nostri tempi. Voto 7. IL VOLO - Qui, Quo, Qua sono diventati Rockerduck nei tour americani. Ma qui tornano a fare i tre tenorini con Grande amore. Voto 6. MALIKA AYANE - L'eterna piazzata all'Ariston tenta la clamorosa rivincita con Adesso è qui, raffinata creazione del cantautore Pacifico. Lei canta suadente: «Non c'è molto da dire» e fa intendere che punta diritto alla vittoria all'Ariston. Da interprete elegante qual è. Voto 7,5. RAF - La melodia pianistica in crescendo della ballata Come una favola segnala il ritorno di questo artista che aveva frecce al proprio arco. Voto: 6-. NESLI - Ci aspettavamo sinceramente di più da questo cantante che poteva diventare un baby-Jovanotti. «I morsi sulla carne, la vita che si slaccia...» non sono propriamente versi che gli rendono giustizia. Dolente. Voto: 5,5. GIANLUCA GRIGNANI - Un'altra autobiografia da Ariston. Nella ballata rock Sogni infranti canta i propri demoni: «Credo a questo caos che diventa inferno perché lo vedo». Destinazione paradiso per lui? No, purgatorio. Voto 6-. ANNA TATANGELO - La sua Libera si segnala per la voce cristallina e un testo innocuo firmato da Kekko Silvestri. Anna ripete sempre a ugola spiegata: «Sono libera, sono libera...». C'è da chiedersi da chi. E il sospetto sale. Voto 6. MORENO - Il suo rappettino Oggi ti parlo così è poco fiammeggiante e ha un testo incomprensibile: «Zitto per zitto significa segreto, dritto per dritto significa concreto». Boh... Voto 5-. ALEX BRITTI - Torna con indovinati tocchi di chitarra: la sua Un attimo importante ha un testo accattivante: «Le parole sono come le nuvole quando ci soffia il tempo» e ispirazioni autoriali. Mina la canterebbe meglio. Voto: 6. NEK - Ritmo, testo essenziale e momenti da disco-dance nell'incalzante Fatti avanti amore. Canta la passione ma a modo suo. Voto 7. IRENE GRANDI - Nell'inaspettata Un vento senza nome, con pianoforte e chitarre originali, la Grandi si rivolge sorprendendo tutti a una donna; «Il vento oggi ha portato con sè un racconto che parla di te..».. Chi sarà? Una parente? Un'amica? Voto 6+. NINA ZILLI - Stavolta il suo blues Sola non funziona per niente. Canta, Nina, ma gira su stessa. Voto 5. MARCO MASINI - L'inventore delle parolacce nelle canzoni (Vaffanculo, Bella stronza) cucina con Che giorno è una storia tra Prozac e ottimismo e urla: «Vivere cadere vivere e rialzarsi, vivere, ricominciare...». Voto: 6-. CHIARA - Se spera di rilanciarsi con Straordinario rischia grossissimo. Soprattutto quando canta: «Ci siamo presi a pugni e poi a baci fino a ridere». Voto 5. ANNALISA - Voce intrigante nella filastrocca pop Una finestra tra le stelle. Potrebbe anche migliorare dal vivo. Voto 6. LORENZO FRAGOLA - Raccomandato da Fedez, suo mentore a X-Factor, delude un po'. Funziona l'incipit «Forse arriverà domani...». Non la pessimistica conclusione: «Potrei darti il mondo tranne me». Furbina ma scialbina. Voto 5,5. di LEONARDO IANNACCI