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Sanremo, al Festival dei giovani una canzone sull'amore gay

Lui&Lui tra baci e carezze a un "corpo senza curve": è un passaggio di "Il postino" di Renzo Rubino. Polemiche in vista

Giulio Bucchi
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  di Leonardo Iannacci Ecco il brano che farà più scalpore nell'imminente Festival di Sanremo (12-16 febbraio): si intitola Il Postino, amami uomo ed è pronto per diventare l'inno ufficiale delle comunità gay. La storia, ispirata a una vicenda realmente accaduta, parla di un tizio che lascia famiglia e lavoro per amare un altro uomo. Lo fa senza mezze misure, nè remore. Dopo accenni qua e là in alcuni brani, anche sanremesi, e dopo ammissioni e sussurri con pentimenti finali (ricordate Luca era gay cantata da Povia, due Festival fa?), sbuca questo brano destinato a sdoganare definitivamente la questione. Lo canterà Renzo Rubino, un 24enne nato a Martina Franca, promosso alle audizioni di Area Sanremo insieme alla collega Irene Ghiotto. Si giocherà tutto all'Ariston cercando di battere gli altri sei della nouvelle vague: Il Cile, che è in pole position per la vittoria finale, Andrea Nardinocchi, Antonio Maggio, Paolo Simoni, Ilaria Porceddu e la rock band dei Blastema. Il polverone destinato nei prossimi giorni a sollevare questa canzone - che, tra l'altro, non è niente male - potrebbe diventare persino un valore aggiunto nelle preferenze dei televotanti. Se leggete il testo («Sulle tue curve la mia mano ondeggerà anche se il tuo corpo di curve non ne ha, amami uomo con le mani da uomo e toccami fiero con un soffio leggero»), vi renderete conto che l'amore gay è qui affrontato con un piglio esplicito come non mai. Una scelta netta e scioccante, ma sincera in un mondo della musica dove molti colleghi ben più conosciuti e popolari di Rubino fanno scioccamente a gara per nascondere tutto, persino i propri particolari gusti sessuali (Tiziano Ferro è una simpatica eccezione). «Lo scopo non è quello di provocare, ma di giocare con la musica su tematiche che non è facile affrontare», spiega Rubino. Renzo è un tipo davvero singolare. Per sfondare nella musica, ha fatto di tutto: ad appena 16 anni, si è fatto passare per il pianista londinese Mister V pur di partecipare a un festival locale e ce l'ha fatta. A 19 si è presentato con la sua band a un concerto di Al Bano e ha convinto il promoter di essere il gruppo spalla dell'ignaro cantante di Cellino San Marco. L'anno dopo l'ostinato Renzo ha venduto tutti i suoi averi per trasferirsi a Milano dove ha frequentato i corsi del Centro Professione Musica (CPM). Di lì a poco, il colpo di fulmine: l'incontro con Andrea Rodini, produttore e vocal-coach di Morgan a X-Factor. Costui venne colpito dalle potenzialità del ragazzo pugliese: «Negli ultimi anni ho ascoltato più di 4000 ragazzi. Ma non ho mai trovato uno con la forza e l'originalità di Renzo», ammette. Così, dopo il primo cd dal titolo Farfavole, uscito due anni fa, ecco questa canzone-bomba. Che, rispetto alle nenie fiori-amori-cuori sanremesi, è sicuramente - come dire - diversa.    

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