Floris e Rai accuse e veleni ed è già toto-successore
Accade anche nelle storie d'amore. Quando finiscono ci si scambia accuse reciproche. E tra Giovanni Floris e i vertici di viale Mazzini volano stracci. Da una parte c'è il giornalista che dice che tra loro c'erano "scelte editoriali divergenti", la Rai dal suo canto precisa che è stata solo una questione di soldi in quanto il giornalista si è presentato alla trattativa con un'offerta (4 milioni per tre stagioni) rispetto alla quale non c'era alcun margine di trattativa. Sullo scontro ha un peso specifico lo scontro tra il premier e il giornalista da sempre legato al sindacato interno Usigrai. "Ho sempre saputo - scrive Floris - che lavorare per la Rai significa lavorare anche prescindendo dal mercato e ritengo giusto che il servizio pubblico segua logiche". La domanda scomoda Ma lo strappo c'è stato. Floris avrebbe voluto allungare l'orario di Ballarò e avere una striscia quotidiana di dieci minuti. Ma ha sentito una "distanza dal progetto". Ma pare che di mezzo ci sia anche l'Usigrai, secondo quanto scrive il Messaggero, pare che sia stato lui ad ispirare a Floris la domanda sui tagli che ha gelato i rapporti tra Renzi e Floris. Vittorio Di Trapani, segretario Usigrai, rifiuta quest'ipotesi spiegando che non hanno ispirato domande a nessuno e che il compito di un giornalista è quellol di fare domande. Il successore Certo è che hanno pesato sulla trattativa sia la domanda suji tagli da 150 milioni alla Rai, sia i rapporti non proprio brillanti con il direttore di rete Andrea Vianello che insieme a Bianca Berlinguer e Gerardo Greco è in predicato di sostituire Floris a Ballarò. Un altro nome che rimbalza è anche quello di Corrado Formigli, ma c'è chi più timidamente sussurra quello di Giulia Innocenzi....