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Flop-patonza:nel giorno della "prima"30 spettatori a cinema

Dopo le polemiche al festival di Roma, "E la chiamano estate" di Paolo Franchi incassa appena 220 euro a sala nel primo giorno di proiezioni

Matteo Legnani
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I critici che l'avevano deriso durante la proiezione al Festival di Roma gliela avevano tirata: il film sarà un flop nelle sale. Vedremo se ha ragione il regista Paolo Franchi a definire la sua pellicola un'opera d'arte o noi che la consideriamo una boiata, avevano spiegato. A guardare i risultati di ieri, l'hanno avuta vinta loro, i critici. "E la chiamano estate", il contestatissimo film presenatato al Festival di Roma appena qualche giorno fa, è un flop totale. Al debutto nelle sale ha incassato appena 6.100 euro. Certo, la distribuzione in appena 28 sale in tutta Italia non poteva farne un blockbuster, ma se si divide 6.100 per 28 si ottiene 220 euro. Che divisi per 6 o 7 (tanti sono gli euro necessari per entrare al cinema), fa circa 30/35. Che sono gli spettatori per sala. Se poi, ancora, si considera che ogni sala avrà avuto tre o quattro proiezioni nella giornata di ieri, si fa in fretta a capire che gli spettatori medi per proiezione sono stati una decina. Cioè un flop. Insomma, la "patonza" di Isabella Ferrari (che nelle scene inziali del film si esibisce in una ardita posa di nudo) l'hanno vista davvero in pochi.

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