La Celentano vuole i soldi dai nerazzurri: "L'inno Pazza Inter è mio
La figlia del molleggiato vuole un risarcimento per lo sfruttamento dei diritti della sua canzone. E L'Inter cambia inno
I tifosi non potranno "amarla" più. La loro Inter ora è priva del suo, ormai storico, inno. "Pazza Inter" dal 2 settembre scorso non risuona più fra le mura amiche di San Siro. Il motivo? Rosita Celentano ha chiesto un risarcimento milionario alla società nerazzurra per sfruttamento dei diritti d'autore. Così tutti zitti. Al Giuseppe Meazza è tornata la vecchia "C'è solo l'Inter" di Elio e le storie tese, cantata da Graziano Romani. La nascita di quella canzone diventata simbolo, risale all'Aprile 2007. Pochi giorni dopo il 15° scudetto, festeggiato a Siena, negli studi di un emittente radiofonica entravano, Javier Zanetti, Hernan Crespo, Roberto Mancini, Dejan Stankovic, Ivan Cordoba, Francesco Toldo, Luis Figo, Marco Materazzi, Julio Cruz. Quel giorno c'è viene registrata la canzone "Pazza Inter" nata in precedenza, con la musica di Goffredo Orlandi e testo di Paolo Barillari e Dino Stewart. Le edizioni musicali appartenevano prima alla DinDonDan Srl e poi alla Luna Park, sempre di Rosita Celentano, la figlia del Molleggiato, anche lui interista. Il pezzo musicale che ha nel suo ritornello il termine "Amala!", diventa anche un liet motiv per la campagna abbonamenti 2012-2013. La campagna infatti si chiama proprio "Amala!". Insomma la canzone entra nel dna neroazzurro. Fino alla richiesta di risarcimento di Rosita Celentano. La Celentano nega di sapere il motivo per cui a San Siro sia scomparsa la canzone. "Non conosco i motivi reali, ufficialmente nessuno ci ha detto nulla e la cosa mi rammarica. Di certo non siamo stati noi a impedire l'utilizzo della canzone allo stadio", ha spiegato. ma da via Durini fanno sapere che la richiesta di risarcimento è arrivata eccome. Così l'inter ha preferito eliminare la canzone. I tifosi intanto provaro a rispolverare il vecchio inno. Ma ormai "Pazza Inter" fa parte dei nerazzurri, forse per sempre.