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La provocazione corre sul web: da Livorno le offese a Padre Pio

Per promuovere il proprio spettacolo teatrale, una controstoria del santo di Pietrelcina, sfottono online i devoti

Roberto Procaccini
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  Far incazzare i fedeli per fare pubblicità al proprio spettacolo teatrale. E' la strategia dichiarata degli Arditi di Pio, gruppo musical-teatrale di Livorno che da qualche tempo ha deciso di sfottere i devoti del santo di Pietrelcina con canzoncine scanzonate da divulgare sul web. L'ultimo pezzo, una hit dance dal testo irriverente se non proprio blasfemo, si chiama Padre Pio ti amo abbestia: è stato pubblicato lo scorso 13 ottobre e prende di mira l'aspetto commerciale dell'odierna devozione al santo. Il primo brano, Salvaci da Satana, Padre Pio, risale invece a febbraio scorso. I due videoclip, diffusi sul web attraverso i canali You Tube e Facebook, raccolgono complessivamente più 35mila visualizzazioni e un alto numero di commenti, equamente divisi tra golirdi che apprezzano lo spirito e fedeli offesi nei propri sentimenti. La coscienza critica - L'obiettivo degli Arditi di Pio (compagnia capitanata da Francesco Biondi e Jonathan Freschi) è promuovere il proprio spettacolo teatrale sulla vita del santo. Ispirati dal libro il Santo impostore di Marco Guarino, il duo ha sceneggiato e interpretato una commedia che si proprone di scrivere la controstoria dell'uomo Francesco Forgione e del beato Padre Pio poi. Il santo è individuato come personaggio aggressivo in una maniera poco consona a un uomo di chiesa,la cui figura è stata ancor più banalizzata dopo la morte nella cultura nazionalpopolare. "Vogliamo ampliare la coscienza critica degli italiani - hanno detto i due alla stampa, loro sì con umiltà monacale - e trattare una figura divenuta pop come quella di Michael Jackson o Moana Pozzi".   Guarda Padre Pio ti amo abbestia Qui invece il primo video  

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