Morgan scrive la sua biografia: "In tv? Mi sento un pagliaccio"
Parla lui. Marco Castoldi, in arte Morgan, racconta se stesso. Lo fa con un libro pubblicato da Einaudi in uscita venerdì prossimo. Io, l'amore, la musica, gli stronzi, e Dio”, ecco il sottotitolo. Basterebbe questo a capire che si tratta del libro del leader dei Bluvertigo. Morgan torna al passato, all'infanzia e alla sua voglia di mostrarsi,d i esibirsi. Come quella volta in cui, a cinque anni, era a messa con i suoi genitori e scappò per andare a cantare sul piazzale un pezzo di Elvis Presley cantando. Fu in quel momento che Morgan capi che poteva essere pagato per quello che faceva perché qualcuno gli offrì dei ghiaccioli. Il suicidio del padre e la tv - Nel libro anche il suicidio del papà che a 47 anni decise di farla finita lasciando il giovane Marco con tutti i suoi perché in testa e un dolore piantato al centro del cuore. Il, musicista spiega che è cresciuto con la voglia di fare spettacolo e che ogni anno ripete che sarà l'ultimo e poi ogni volta ci ricasca. “Nonostante la mia strafottenza nei confronti di chi è più forte di me. Nonostante tutto, la televisione è riuscita a normalizzarmi”, spiega al Corriere della Sera. “Ormai sono nel meccanismo, che non è solo economico, è tutto un sistema di interessi convergenti che orbitano intorno alla mia persona, e io non sono abbastanza forte da svincolarmene. E sono completamente schiavo”. Marco svela cosa fa quando si spengono le telecamere di X Factor: “Faccio la puntata, poi mi chiudo in casa per tre giorni e spengo il telefono. Al quarto giorno c'è sempre qualcuno che mi chiede dov'ero scomparso. “Mi sono vergognato”, rispondo. Ed è la verità. “Grazie alla televisione la vergogna è diventata una delle mie attività principali. Perché alla fine, non c'è troppo da girarci intorno: la televisione ha reso un pagliaccio anche me”. L'amore per Asia - Nel suo libro parla di quando doveva andare a Sarnemo ma poi restò a casa perché disse che usava la droga come antidepressivo. “Ho la tristezza di desiderare una famiglia da fuori. Di rivedere qualcosa di perduto...”. .Dice dio avere nostalgia per Asia Argento e la sua bimba: “Abbiamo vissuto a Milano: io, la mia donna e la mia bambina, l'unica famiglia che io sia mai stato in grado di avere in vita mia. Una famiglia semplice, come dovrebbero essere tutte le famiglie”.