Coronavirus, la bufala delle bevande calde: non servono a nulla contro il contagio
Per proteggersi dal coronavirus basta consumare spesso bevande calde: secondo questa teoria tè, tisane, brodini e persino la semplice acqua calda sarebbero in grado di “neutralizzare il virus”. Questo è uno dei messaggi che, in queste settimane di emergenza sanitaria, stanno girando sui social e via WhatsApp, scrive il fattoalimentare. Ma, come spiega la giornalista scientifica Roberta Villa sul sito anti-bufala della FNOMCeO (Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri) battere il coronavirus non è così semplice.
Bacche di goji, allarme-pesticida: il celebre prodotto ritirato e da non consumare
Il corpo umano ha normalmente una temperatura di circa 37°C, che, secondo questa strampalata teoria, sarebbe più che sufficiente a uccidere il coronavirus e quindi a impedire l’infezione: ma allora come si spiegano allora i migliaia di malati di COVID-19 solo nel nostro paese? In ogni caso, spiega la Villa, considerando che nemmeno quelle bollenti sono in grado di alterare la temperatura corporea, è altamente improbabile che bere bevande calde possa avere alcun effetto sui polmoni, dove si annida il coronavirus.