Facebook acquista WhatsApp, un affare da 16 miliardi di euro
Sul piatto una somma da capogiro: 4 miliardi di euro cash, 12 in titoli. Menlo Park si arricchisce del servizio di messaggini: le ragioni del blitz
Piattaforme virtuali ma affari tremendamente reali. Quasi 16 miliardi di euro (4 miliardi in contanti e 12 miliardi in azioni): a tanto ammonta la cifra spesa da Facebook per l'acquisto di WhatsApp, il sistema di messaggeria istantantanea più utilizzato al mondo. Il social network fondato da Mark Zuckerberg continua ad allargare i propri confini e, dopo l'acquisto di Instagram - costato un miliardo di dollari - mette a segno un'altra operazione finanziaria da record: "Tale acquisizione sosterrà la nostra missione che è quella di rafforzare la connettività nel mondo sviluppando i servizi base di Internet in modo efficiente e conveniente". Wall Street, però, non sembra aver gradito l'operazione: il titolo del social network ha perso circa il 5% (una cifra superiore all'atteso e fisiologico calo dovuto all'esborso-cash). Per gli utenti dei due servizi, in ogni caso non dovrebbe cambiare nulla. Tempo tiranno - Facebook potrà ora raggiungere 450 milioni di persone in più al suo network. Tuttavia, s'insinua che non sia questo il solo motivo che ha spinto Zuckerberg ad acquistare Whatsapp. Più che un calcolo di convenienza, infatti, sembrerebbe trattarsi di un istinto di sopravvivenza. L'ex enfant prodige, d'altra parte, si appresta a oltrepassare la soglia dei trent'anni e teme che la sua creazione possa invecchiare insieme a lui. Negli ultimi tempi, gli adolescenti frequentano sempre meno spesso il suo sito e scoprono piattaforme sociali sempre nuove. Facebook, insomma, sente il peso degli anni e rischia di trasformarsi in una chat per genitori che si scambiano foto dei figli e consigli di cucina. Ecco allora l'idea di WhatsApp, in cui Zuckerberg deve aver intravisto un miracoloso elisir di giovinezza.