L'origine dell'umanità? "L'incrocio tra uno scimpanzè e un maiale"
I bizzarri risultati della ricerca del genetista americano Eugene McCarthy: Adamo ed Eva sarebbero stati un suino maschio e uno scimpanzè femmina
La storia dell'umanità sarebbe iniziata quando un suino maschio ha ingravidato una femmina di scimpanzé, dando vita a un ibrido biologico che a capo del processo evolutivo si è trasformato nell'Homo sapiens. E' l'ipotesi di Eugene McCarthy, genetista dell'università della Georgia ed esperto di ibridazione animale, che rivede le teorie darwiniane e sostiene che l'uomo non discende dalla sola scimmia, ma, appunto, da una cita e da un maiale. "Da dove hanno origine le differenze che ci distinguono dai nostri cugini primati?". Partendo da questa domanda, lo scienziato americano ha individuato nella "sus scrofa" l'anello di congiunzione tra l'uomo e le scimmie cui siamo così simili. "Da un punto di vista genetico - spiega - siamo vicini agli scimpanzè. Ma allo stesso tempo abbiamo diversi tratti fisici che ci distinguono tra loro. Caratteristiche genetiche - specifica McCarthy - che non possono derivare dall'incrocio con altre specie di primati". E allora da dove vengono quei tratti (pelle senza peli, grasso sottocutaneo, facendo degli esempi, come anche la struttura degli organi) che non sono scimmieschi? "Dai suini". "Questa è solo un'ipotesi - scrive lo scienziato sul sito macroevolution.net -. Ma se paragoniamo l'uomo con i non mammiferi o gli invertebrati come il coccodrillo, la rana toro, il polipo, la libellula o la stella di mare, maiali e scimpanzè ci sembreranno all'improvviso familiari".