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Coronavirus, Giovanni Rezza a Tagadà: "Ogni malato ne contagia due, la Cina deve abbassare il Fattore 2"

Cristina Agostini
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Giovanni Rezza, ospite di Tiziana Panella a Tagadà, su La7, interviene sull'allarme coronavirus e avverte che "una persona ne contagia mediamente due". Il medico spiega quello che sta succedendo a Wuhan, la città da cui è partita l'epidemia: "Le autorità cinesi hanno detto 'alt, facciamo un cordone sanitario intorno alla città in modo che nessuno possa entrare e uscire' e questa", continua Rezza, "è una precauzione fondamentale per la Cina e per tutto il mondo. Anche se lì dentro i sanitari rischiano il burnout, uno stress psicologico molto forte". Leggi anche: "Basta romperci i cog***, occupati del coronavirus": Vittorio Feltri affonda Beppe Sala Del resto, sottolinea l'esperto, "l'unico modo per abbassare quel Fattore 2 è distanziare le persone in modo che i contatti diventino più sporadici e il focolaio si restringa". Adesso "dobbiamo augurarci che i cinesi lo facciano davvero, dopodiché noi quello che possiamo fare è essere vigili e tenere alta la vigilanza". Detto questo, conclude Rezza, "la mortalità del coronavirus è inferiore a quella della Sars. Bisogna fare attenzione ma non creare allarmismi".  

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