Mantova sperimenta la app che ti dice dove c'è un posto libero. E si paga al minuto, senza sprecare
Parcheggiare costa, e non solo per le monetine della sosta, ma anche per i riflessi sul traffico e sull' inquinamento. Basta un dato a confermarlo: in media ogni automobilista impiega 20 minuti al giorno, per 365 giorni, per trovare parcheggio. Ovviamente questo spreco di tempo e benzina si moltiplica nelle città. E diventa un incubo. Mantova prova a scacciarlo: la capitale virgiliana sarà la prima città italiana a sperimentare un metodo di parcheggio innovativo, grazie al quale ridurre i giri a vuoto e i costi per i guidatori e l' intera comunità. Lo scrive il Giorno in edicola martedì 7 gennaio. Smart parking, come è stato chiamato, che pur vedendo la luce in una città piccola e in una dimensione per ora limitata, è nato nei laboratori mantovani dell' Università di Modena e Reggio e ha ottenuto il sostegno di nomi poderosi come il Gruppo A2A, la multiutility più grande d' Italia, la multinazionale Bosch e molti altri partner nei settori della tecnologia avanzata. Per approfondire leggi anche: Striscia la Notizia, immigrati parcheggiano nel posto per disabili Grazie a un sistema di antenne che dialogano con sensori collocati uno per ogni stallo, sarà possibile prima di tutto sapere in tempo reale dove si trovano posti liberi e quindi facilitare la ricerca degli automobilisti collegati alla app; poi si calcolerà in automatico durata e costo della sosta: e ancora, nel giro di alcune settimane l' incrocio dei dati raccolti da sensori e antenne consentirà ai ricercatori dell' ateneo di costruire un algoritmo che traccia le principali direzioni di traffico e preferenza di sosta. In termini di risparmio di calcola un 35% in meno sul tempo impiegato a parcheggiare e un 22% di taglio sui pedaggi, perché la tariffa viene stimata al minuto e quindi senza arrotondamenti verso l' alto. Per ora in teoria, ma molto presto nella pratica, il posto potrà essere prenotato perché il sensore riconoscerà il veicolo in arrivo. Mantova inizia l' esperimento sulla strada d' ingresso alla città storica: corso Vittorio Emanuele II, dove sono stati già montati e funzionano 66 sensori.