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Uova e antibiotici, ecco con quale tipo di farmaco non devi mai consumarle: il rischio per la salute

Davide Locano
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In molti avranno sentito dire che, sotto antibiotico, non si devono consumare uova. Ma le cose stanno davvero così? Niente omelette mentre si è in terapia, altrimenti la cura risulterebbe inefficace? Non proprio. O meglio: non sempre: dipende dal farmaco che si sta assumendo. La vicenda viene trattata da ISSalute, il sito che smonta bufale e fake-news che fa riferimento all'Istituto superiore di sanità. Leggi anche: La pastasciutta a cena fa male? Ecco tutta la verità Le uova, secondo la diceria, annullerebbero l'efficacia di qualsiasi antibiotico, oltre ad affaticare il fegato. Ma in realtà, è soltanto una categoria di antimicrobici ad ampio spettro quella con cui le uova potrebbero interferire, ovvero i sulfamidici. Questo perché le componenti delle uova possono effettivamente legarsi al farmaco nell'intestinto, limitandone l'assorbimento e dunque l'efficacia. Per tutte le altre categorie di antibiotici, al contrario, non ci sono problemi. Come riporta ilfattoalimentare.it, secondo gli esperti il falso mito potrebbe essere nato perché, in origine, il processo di produzione degli antibiotici prevedeva l'uso della proteina albumina, che deriva proprio dalle uova, e che consumarle avrebbe potuto in qualche modo interferire con l'azione terapeutica. Ma se anche in passato fosse stato così, oggi i farmaci antimicrobici sono prodotti tramite un processo di sintesi chimica. Non esiste insomma alcun motivo per non mangiare uova durante una cura antibiotica, sulfamidici ovviamente esclusi.

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