Tirreno, scoperti tre nuovi vulcani sottomarini davanti alle coste della Calabria
Un nuovo enorme complesso vulcanico è stato scoperto dai ricercatori dell'Ingv vicino alla costa tirrenica calabrese: suddiviso in due macro-aree, si sarebbe sviluppato lungo una faglia della crosta terreste. La ricerca, recentemente apparsa sulla prestigiosa rivista Tectonics dell'Agu (American Geophysical Union), ha permesso di individuare a soli 15 chilometri dalla costa della Calabria una delle più grandi formazioni vulcaniche sottomarine in Italia, sviluppatosi dalla fusione di materiale proveniente dal mantello lungo e, in particolare, da una profonda frattura della crosta terrestre. Leggi anche: Stromboli, sale il livello d'allerta: attivo e pericoloso. Esteso il divieto di navigazione, rischio tsunami? "Lo studio recentemente pubblicato mette in luce i processi magmatici che si verificano lungo i bordi degli 'slab' influendo sui geo-rischi ad essi associati, ad oggi non ancora ampiamente documentati", spiegano dall'Ingv. Tale complesso vulcanico, costituito dai vulcani Diamante, Enotrio e Ovidio, si sarebbe formato nell'arco degli ultimi 780.000 anni. Il lavoro si basa sull'utilizzo di diverse tecniche geofisiche: batimetria sonar multibeam, sismica a riflessione, anomalie magnetiche e tomografia sismica. L'analisi dei dati ha messo in chiara evidenza la presenza di un'ampia area caratterizzata da numerosi corpi magmatici solidificati a diverse profondità che risalgono fino al fondale marino formando edifici vulcanici.