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Tumore, cresce il rischio con le bevande zuccherate: lo studio francese che ribalta le concezioni

Caterina Spinelli
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Le bevande zuccherate aumentano il rischio di cancro. A rivelarlo è un ampio studio francese pubblicato sulla rivista scientifica British Medical Journal. "Il consumo di bibite zuccherate (come quelle a base di cola, limonate, energy drink, eccetera) è cresciuto moltissimo negli ultimi decenni - scrivono gli autori nelle loro conclusioni - e sono già state collegate a maggiori probabilità di sviluppare sovrappeso e obesità, un grande fattore di rischio per l'insorgenza di un tumore. È inoltre stata ben documentata la relazione tra questi drink e diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari. Questo studio aggiunge un dato nuovo: bere bevande zuccherate, inclusi i succhi di frutta 100%, è associato anche a un maggiore rischio di cancro".  Leggi anche: Cancro alla prostata: l'esame che può salvare la vita "Come sempre quando si parla di alimentazione è importante la moderazione - sottolinea Paolo Pedrazzoli, direttore dell'Oncologia al Policlinico San Matteo di Pavia ed esperto di nutrizione in oncologia -. Con la giusta alimentazione si può prevenire almeno il 30 per cento delle neoplasie, ma non esistono alimenti che in assoluto fanno bene o fanno male". "Il meccanismo invocato per spiegare queste correlazioni è legato ai picchi di produzione di insulina e di insuline-like-growth factor (fattore di crescita simile all'insulina) che fanno seguito al rapido passaggio di elevate quantità di zucchero all'interno del torrente circolatorio, i quali fungono da possibili induttori di meccanismi cancerogenici - dice Roberto Bordonaro, direttore dell'Unità Operativa di Oncologia Medica dell'Ospedale Garibaldi di Catania -. Il consumo eccessivo di il zuccheri liberi e a rapido assorbimento (presenti in bibite zuccherate o contenuti in cibi privi di fibre e altamente raffinati) è legato anche con il rischio di contrarre obesità, essendo i picchi insulinici seguiti da riduzione dei livelli di zucchero nel sangue che dà luogo a una immediata ricomparsa dello stimolo della fame. E chili di troppo e obesità rappresentano un fattore di rischio per oltre una decina di tumori (esofago, seno, fegato, stomaco, rene, pancreas, colon-retto, vescica e utero)".   

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