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Hotel, la truffa nascosta: la banalissima mossa nella vostra stanza che può rovinarvi il conto corrente

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Maria Pezzi
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Entrate in un hotel all'estero e vi fiondate alla reception a chiedere il numero del wifi? Attenti, rischiate grosso. Come avverte un articolo del Messaggero, accedere alle reti degli alberghi o a connessioni libere, e soprattutto utilizzarle per fare acquisti, può essere davvero pericoloso.  Gli hotel infatti sono diventati uno dei punti di accesso preferiti dagli hacker perché, nel loro tentativo costante di far contenti i clienti e velocizzare gli accessi, si affidano a sistemi di accesso particolarmente facili da penetrare. Il magazine Usa Bloomberg Businessweek ha studiato il fenomeno assoldando un gruppo di "hacker buoni". Una volta entrati nella propria stanza in un albergo non specificato, il gruppo di esperti informatici ha connesso un computer portatile alla smart tv presente in camera. Per approfondire leggi anche: Arrestato il re delle truffe infomatiche Da lì, in tutta tranquillità e con pochi semplici passaggi, sono riusciti ad accedere al Pms, vale a dire al sistema gestionale alberghiero utilizzato dalla struttura. Così facendo gli hacker hanno ottenuto le informazioni sulle carte di credito utilizzate su quella rete. Dati che, se si fosse trattato di veri truffatori, avrebbero avuto un certo valore: una singola carta di credito con un limite abbastanza elevato ad esempio, può essere rivenduta sul dark web a circa 20 euro; le informazioni per accedere a un profilo su Facebook invece, a poco più di 3 euro. Dunque bisognerebbe stare attenti.  In realtà gli italiani sono poco accorti. L'89% mette a rischio le proprie informazioni accedendo senza freno ai vari wifi che trova in giro. 

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