Mancanza di ferro: cosa succede al tuo corpo. La gravissima patologia che si rischia
Vi cadono i capelli, vi si sfaldano le unghie, dormite male e agitati, vi vengono le afte in bocca e vi sentite stanchi o affaticati nel salire sei gradini? Controllate il livello del ferro nel vostro sangue, perché potreste soffrire di anemia sideropenica, dovuta alla carenza di questo prezioso ed indispensabile minerale. Il ferro, infatti, è un elemento fondamentale per l' organismo, essendo un costituente essenziale di molecole quali l' emoglobina, contenuta nei globuli rossi, la mioglobina, contenuta nei muscoli, e i citocromi, presenti soprattutto nelle cellule epatiche, e quando il suo livello nel sangue comincia a scendere insorgono sintomi che è bene conoscere e non sottovalutare. Nella maggior parte dei casi l' anemia da carenza di ferro si instaura in maniera molto lenta, ad esempio a causa di uno stillicidio ematico, ovvero di una piccola perdita quotidiana di sangue dal tubo digerente, per aumentato fabbisogno (gravidanza) o alterato assorbimento nel tubo digerente, oppure, più frequentemente, da scarso introito alimentare, dovuto a diete drastiche, e anche i sintomi possono essere inizialmente lievi. Ma quando il deficit persiste essi si intensificano, manifestando astenia e debolezza, pallore e irritabilità, mancanza di respiro e affaticamento sotto sforzo, accresciuta sensibilità al freddo, mal di testa e insonnia, perdita di capelli e unghie fragili, accelerazione del battito cardiaco o formicolio notturno alle gambe. Oltre ai sintomi classici descritti, la carenza di ferro può dare disturbi del comportamento, come la ridotta concentrazione nell' adulto o lo scarso rendimento scolastico nel bambino, fino ai casi più evidenti di pervertimenti dell' appetito, come il picacismo, un fenomeno noto che si manifesta sovente in gravidanza, e che viene fatto oggetto di credenze popolari sull' origine delle cosiddette "voglie", che altro non sono che un sintomo di anemia sideropenica. Questo accade perché quando l' organismo non ha più livelli di ferro sufficienti a produrre la quantità necessaria di emoglobina, tutti i tessuti e gli organi, incluso il cervello, soffrono il ridotto trasporto di ossigeno attraverso i capillari, edognuno di loro produce sintomi di allarme specifici, spesso ignorati o sottovalutati. Sebbene basti un semplice esame del sangue per individuare questa patologia, l' anemia sideropenica sovente non viene indagata, e altrettanto spesso sono gli stessi medici a sottovalutare i livelli ematici del ferro, nonostante la sua carenza rappresenti la causa più comune di anemia nei bambini, nelle adolescenti e nelle donne in età riproduttiva, oltre ad essere l' alterazione nutritiva più diffusa al mondo. Alimentazione corretta - I fattori che determinano la carenza marziale, dovuta a una dieta ridotta, a un' eccessiva perdita o a un mancato assorbimento, dovrebbero infatti essere immediatamente corretti per non incorrere nelle patologie associate multifattoriali determinate da tale deficit. La perdita cronica di sangue è una delle cause più importanti di anemia, e tali perdite possono verificarsi nelle donne in età fertile (flusso mestruale e gravidanza), ma anche negli anziani e nelle donne in post-menopausa, dovute alle emorroidi, alle gastriti ed ernie iatali, ai diverticoli o alle patologie infiammatorie dello stomaco e del colon, alle patologie parassitarie, oltre all' abuso di alcol o di farmaci antinfiammatori come l' aspirina. Chi segue una dieta strettamente vegetariana, anche se frutta e verdura contengono percentuali discrete di ferro, ignora che in questi alimenti si trovano anche i nitrati, fosfati e fibre che tendono a chelare (legare) il ferro e a ridurne l' assorbimento, a differenza dei prodotti animali, carne compresa, nei quali i due terzi del ferro non sono in forma inorganica, ma sono legati all' eme, un precursore dell' emoglobina, e quindi prontamente assorbibili. Alla base dell' anemia può sussistere anche una carenza di acido folico, imputabile a inadeguata assunzione di cibi freschi, a cotture lunghe dei vegetali o a malassorbimento intestinale, e siccome la folina è parte integrante nella produzione di emoglobina, in sua carenza anche i globuli rossi esistenti hanno vita breve. Anemici nel mondo - Per sfruttare al meglio il ferro contenuto negli alimenti e favorire il suo massimo assorbimento intestinale, gli esperti raccomandano di assumerlo in uno stesso pasto associato alla Vitamina C presente nelle verdure e negli agrumi, alla Vitamina A, presente nel fegato bovino, nella frutta e verdura, alla cisteina, contenuta nella carne e nel pesce, che è in grado di far assorbire tre volte di più il ferro eme presente nei vegetali. È quindi importante pranzare almeno due volte a settimana con un secondo piatto animale e un contorno vegetale, perché anche il midollo osseo, quando riceve quantità minori di ferro rispetto al normale, tende a produrre meno globuli rossi, e smette di rinnovarli quando la sintesi dell' emoglobina diventa deficitaria, quando cioè scende sotto i 10 grammi/dl, favorendo la comparsa dell' anemia con tutte le sue manifestazioni cliniche. Per la diagnosi basta richiedere con le analisi del sangue anche la sideremia, ovvero il dosaggio del ferro, della ferritina e dell' emocromo, e in caso di deficit marcato è necessario iniziare la terapia con sali di ferro, cioè con solfato ferroso, glucomato di ferro o pirofosfato ferroso, preparati somministrabili per bocca dotati di una buona tollerabilità e di assorbimento immediato garantito. Il numero degli anemici nel mondo è salito a 700 milioni, e in oltre la metà dei casi l' anemia è dovuta a deficit nutrizionali, ma quella da carenza di ferro rappresenta la più comune alterazione alimentare, talmente diffusa da destare allarme per l' aumentata richiesta di trattamenti farmacologici di questa patologia e delle sue complicanze. E pensare che per evitare di avere globuli rossi piccoli, fragili e pallidi, che muoiono in due settimane e che lasciano l' organismo a corto di ossigeno, basterebbe un' alimentazione corretta, ricca di ferro, di Vitamina B12 o di acido folico. di Melania Rizzoli