Fisica, il Nobel va a Higgs: ha scoperto il bosone
Lo scozzese si aggiudica il riconoscimento per la particella che permette di spiegare il Big Bang (grazie anche al lavoro dei nostri scienziati)
Il Nobel per la fisica 2013 è stato assegnato al belga François Englert, della Libera Università di Bruxelles, e al britannico Peter W. Higgs, dell'Università di Edinburgo. Entrambi, hanno previsto previsto l'esistenza del bosone di Higgs, la particella grazie alla quale esiste la massa. I due scienziati otterrano il premio di 8 milioni di corone svedesi (1,25 milioni di dollari). "La teoria premiata è una parte centrale del Modello Standard della fisica delle particelle, che descrive la materia di cui è costruito il mondo», spiega motivazioni l'Accademia Reale delle Scienze della Svezia. “In base al Modello Standard tutto, dai fiori alle persone alle stelle ai pianeti è costituito di pochi mattoncini: le particelle di materia". Nel premio c'è un pezzo d'Italia. Quella che lavora e che apre nuove strade nel mondo della scienza. Infatti a proseguire il lavoro di Higgs andando a scoprire cosa c'è al di là della materia a noi conosciuta, oggi ci pensano nuove generazioni di fisici e un Cern che sta rinnovando i motori del suo acceleratore, per dotarlo di un'energia doppia rispetto a quella sprigionata finora. A Lhc lavorano in circa 10mila, di cui quasi un terzo italiani, coordinati dall'Istituto Nazionale di Fisica. Tra loro Fabiola Gianotti, che per la rivista Forbes è tra le 100 donne più potenti del mondo.