Internet, Microsoft lancia la nuova idea: l'emoticon con il dito medio
In principio fu :). Due punti chiusa parentesi. Questi simpatici caratteri ci arrivarono così, un giorno - senza preavviso e sconvolgendoci le piccole sicurezze quotidiane - alla fine di un messaggino (ancora non osavamo chiamarlo sms) e la seconda cosa che capimmo fu che, qualunque fosse la nostra età, stavamo diventando vecchi. Poco prima avevamo insultato il mittente accusandolo di superficialità, e sbadataggine per l'evidente errore di battitura e poco dopo avremmo scoperto - apprendendolo dal figlio di qualcuno - che quei due simbolini della punteggiatura non erano capitati lì a caso. Avevano un significato preciso. Già, :) uguale smile. Sorriso. Stava cambiando il modo di comunicare, stavamo per essere inghiottiti dal mondo degli Emoji (dalla parola giapponese che significa scrittura, immagine e carattere). Da quel maledetto giorno non siamo stati più gli stessi, il nostro linguaggio non è stato più lo stesso. Facce e faccine, simboli e simbolini, disegni e disegnini, chat, messanger, skype, social, facebook, non-più-giovani che scrivono da giovani per sembrare non-troppo-vecchi, giovani che si esprimono a disegni e non sanno più scrivere, ok, like, nn invece che non e xkè invece che perché. Insomma, un caos totale. Ma va così, ormai va così e ci si deve adattare per non restare indietro, per non essere esclusi. Dai caratteri grafici che - combinati in un certo modo - avevano un significato particolare si è velocemente passati a simboli già confezionati (nell'era della pigrizia questo e altro) e poi a disegni per tutti i gusti, ogni situazione, qualsiasi concetto. Gli Emoji sono cresciuti (di quantità, ma anche di età) ed ora ecco che vengono annunciati altri nuovi simbolini tra cui il più atteso, il più politicamente scorretto ma proprio per questo il più amato: il dito medio. A proporlo è la Microsoft che sta lavorando per terminare Windows 10, la nuova versione del sistema operativo che sarà pronta per l'estate (se non vi tornano i conti è normale: passerà dalla versione 8.1 alla 10) e che prevede, oltre al ritorno del menu “Start” ( quello in basso a sinistra col logo di Windows) e a diverse altre funzionalità per adattare il sistema operativo ai computer tradizionali e ai tablet, anche una rinfrescata ai suoi Emoji. Appunto. Con l'introduzione del dito. E Microsoft è la prima azienda ad includere un'immagine così fuori dagli schemi in un sistema operativo: gli Emoji sono supportati da altre piattaforme, ma nessuno aveva finora deciso di introdurne di così particolari (il dito medio è stato approvato da Unicode, l'azienda del settore informatico responsabile delle icone, verso la metà del 2014) perché ritenuti offensive. Il colosso di Redmond invece lo farà - con coraggio, rischiando polemiche e contestazioni - e metterà finalmente a disposizone di tutti il modo più facile e diretto per mandarsi a quel paese, scherzare, litigare, polemizzare. Un bel ditone. Non solo eccessi, però. Gli altri Emoji presenti nella versione finale di Windows 10, anzi, si allineano dal punto di vista del design a quelli presenti su iOS e alle regole stabilite di recente, tra cui quella che la versione predefinita degli Emoji abbia una tonalità diversa da quella dei colori della pelle delle persone per evitare discriminazioni. Microsoft ha scelto il grigio (ogni utente poi può scegliere quale usare tra i cinque colori della pelle a disposizione), mentre altri come Apple e Android un giallo molto carico. Nuove icone, nuovi colori, nuovi eccessi. E la comunicazione che va sempre più di fretta, si semplifica complicandosi e ci travolge facendoci sembrare e sentire più giovani. Anzi, troppo giovani: quasi infantili. Ma poi quando, in quei pochi momenti di lucidità, ti fermi a pensare e a rimpiangere le vecchie, care parole, le frasi compiute, gli aggettivi giusti e i verbi declinati come si deve, il dubbio ti assale prepotente. E inevitabile. Non è che pensando di semplificare la comunicazione ce la stiamo solo incasinando, vero? ;) (occhiolino). Alessandro Dell'Orto