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Mangiare bene, le ricette del tuo medico di famiglia

Il primo ricettario scritto dai medici di famiglia italiani con la collaborazione dei futuri ristoratori di domani nel segno della nostra grande tradizione culinaria

Maria Rita Montebelli
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Sapevate che la cicoria selvatica (o tarassaco) favorisce lo sviluppo di flora batterica positiva del colon (Lactobacillus e Bifidus) regolarizzando il funzionamento intestinale e che, come vuole la tradizione contadina, stimola la produzione di latte materno? E che le alici, ricche di omega 3, sono perfette per un'alimentazione controllata ideale a prevenire le malattie cardiovascolari; e non solo, avendo anche un buon contenuto di proteine a elevato valore biologico e di ferro, sono ideali durante la crescita e la gravidanza? E ancora, che gli orapi o spinaci di montagna, erbe spontanee del Parco nazionale d'Abruzzo, sono indicati per chi soffre di stipsi e per gli anemici, ma se usati in eccesso sono controindicati per chi soffre di calcolosi renale? E che i fichi d'India, eccellenti quelli dell'Isola di Ponza, sono ricchi di vitamine del gruppo B e di antiossidanti con un'attività antinfiammatoria e riducente molto elevata? Alimenti, utilizzati spesso in antiche ricette, che rispondono ai principi della dieta mediterranea e, più in generale, a quelli di un'alimentazione corretta che ci ha resi famosi nel mondo. Un tesoro, il patrimonio culinario italiano legato al territorio, da recuperare e coniugare alle nuove esigenze della popolazione che vede crescere, insieme alla speranza di vita, anche la spesa sanitaria, ormai a rischio di insostenibilità. A mettere tutto questo nero su bianco, ci hanno pensato i medici di famiglia della Società Italiana di Medicina di Prevenzione e degli Stili di Vita (SIMPeSV), nata nel seno della FIMMG, la Federazione nazionale dei medici di medicina generale. In un volume “Territorio, sapori e salute”, presentato a Roma nel corso di una conferenza stampa presso la Residenza di Ripetta, hanno selezionato una raccolta speciale di ricette della tradizione nazionale, gustose, nutrienti ed anche poco costose, per invitare gli italiani a prendersi cura della propria salute a cominciare dalla scelta del cibo. Un libro che i medici di medicina generale mettono a disposizione dei cittadini per riscoprire le eccellenze del territorio, sapori antichi e uno stile di vita orientato alla prevenzione “che non passa unicamente attraverso formule dietetiche algide”. Per farlo si sono avvalsi della collaborazione non solo di esperti, tra cui alcuni Docenti degli Istituti Alberghieri (Ipssar), le istituzioni più qualificate e più diffuse sul territorio nazionale, ma in particolare dei futuri professionisti della ristorazione, cioè i ragazzi degli Istituti stessi. Hanno collaborato alla stesura del volume gli Istituti Alberghieri: “Pellegrino Artusi” di Chianciano, “Angelo Celletti” di Formia e “Filippo De Cecco” di Pescara. All'interno del volume di ricette figurano tabelle nutrizionali e curiosità, ma anche memo sulle stagioni ideali per reperire gli ingredienti più freschi e consigli appassionati sulla scelta del vino. Ad esempio, un calice di un rosso rubino intenso per accompagnare una pizza e minestra “mbaniccia o pizz'e ffojie”, l'antica ricetta pescarese consigliata per affrontare le giornate più fredde dell'inverno. Ricette che i medici di famiglia, sottolinea Giacomo Milillo, Segretario nazionale generale FIMMG, hanno voluto mettere a disposizione dei cittadini per riscoprire le eccellenze del territorio, sapori antichi e uno stile di vita orientato alla prevenzione “che non passa unicamente attraverso formule dietetiche rigide”. “Il nostro obiettivo – spiega il dottor Walter Marrocco, Presidente SIMPeSV – è stato quello di coniugare una corretta alimentazione per il perseguimento di un miglior stato di salute, con la sempre più crescente curiosità verso la buona cucina, di cui certo l'Italia non difetta. Per questo abbiamo pensato di raccogliere una selezione di piatti della tradizione nazionale che, con un forte richiamo ai principi della dieta mediterranea, fossero in grado di dare risposte a queste esigenze. Accanto a ciascuna ricetta – aggiunge Marrocco – abbiamo quindi sviluppato un'analisi energetica e nutrizionale basata su banche dati accreditate che consente di valutarne l'uso appropriato per le diverse esigenze, fisiologiche e patologiche. Vogliamo invitare le persone a mangiar bene con gusto, senza tralasciare l'attenzione all'equilibrio negli alimenti che introduciamo nel nostro organismo”.  “Il libro ‘Territori, sapori e salute', frutto del lavoro della SIMPeSV e della collaborazione con alcuni Istituti Alberghieri, coniuga le caratteristiche strettamente alimentari-nutrizionali dei piatti con gli altri elementi che rappresentano il modello Mediteranneo”, sottolinea Lorenzo M. Donini, professore associato di Scienza dell'Alimentazione dell'Università La Sapienza di Roma. “In quest'area del mondo – continua l'esperto – l'alimentazione non si identifica unicamente con il semplice atto di introdurre energia e nutrienti attraverso gli alimenti, ma rappresenta un vero e proprio stile di vita che abbraccia anche aspetti storico-culturali, ambientali e di convivenza. È un complesso di tradizioni alimentari, conoscenze e tecniche artigianali, rappresentazioni e paesaggi – conclude Donini – che i popoli che si affacciano sul bacino del Mar Mediterraneo, e fra questi l'Italia, riconoscono come parte integrante del loro patrimonio culturale. Tutto questo traspare dal volume, a dimostrazione di un'opera intelligente e di piacevole lettura”. (LARA LUCIANO)

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