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A Varese il primo impianto per lastimolazione delmidollo spinale

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Effettuato un intervento che offre una copertura estesa e una terapia costante nel tempo per combattere il dolore cronico, che colpisce 16 milioni di persone in Italia con un costo annuo per il pubblico di oltre 18 miliardi di Euro

Maria Rita Montebelli
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È un paziente che risiede nell'area varesina il primo italiano cui è stato impiantato uno stimolatore di midollo spinale in grado di erogare una terapia stabile nel tempo e con copertura elevata per combattere un dolore cronico invalidante e perdurante da alcuni anni. L'intervento è stato eseguito nei giorni scorsi presso l'ospedale varesino di Circolo e Fondazione Macchi dal neurochirurgo Alessandro Dario, dirigente della U.S. di Neurochirurgia Funzionale, che commenta con soddisfazione il lavoro fatto: “Siamo molto contenti di avere potuto offrire a un paziente sofferente da anni di un dolore cronico invalidante una terapia innovativa che, grazie alla stabilità della stimolazione nel punto del midollo opportunamente selezionato o dei nervi periferici, ha permesso di trattare un'area estesa difficilmente trattabile. Siamo particolarmente orgogliosi che il primo impianto di questo dispositivo innovativo in Italia sia stato effettuato proprio presso il nostro Ospedale, a conferma che questa struttura è uno dei centri di eccellenza più avanzati del territorio. Diamo atto all'impegno dell'Amministrazione Ospedaliera che ci ha consentito di disporre in tempi rapidi di questi nuovi dispositivi, permettendoci di assicurare una maggior qualità di vita a un nostro paziente”. Per inquadrare correttamente l'intervento e sottolinearne la rilevanza scientifica e terapeutica basti pensare che il dolore cronico colpisce in Italia 16 milioni di persone, causa ogni anno la perdita di oltre tre milioni di ore lavorative e comporta, per il Servizio Sanitario Nazionale una spesa annua superiore a 18 miliardi di Euro. La tecnologia adottata per la prima volta presso l'ospedale varesino è un neurostimolatore ricaricabile – Precision Spectra di Boston Scientific (vedi foto) – per la stimolazione midollare (in inglese SCS o Spinal Cord Stimulation); si basa sull'impianto nel paziente di un piccolo dispositivo che consente la stimolazione elettrica di particolari fibre del midollo spinale attraverso sottili cateteri a copertura estesa. Questo crea una sensazione di formicolio – detta parestesia – che modifica la percezione del dolore. Il dispositivo impiantato è un generatore di impulsi di piccolissime dimensioni, dotato di cavi molto sottili chiamati elettrocateteri. Il generatore viene posizionato circa 2 cm sotto la superficie cutanea (solitamente nell'addome, nella parte superiore dei glutei o sotto la clavicola) mentre gli elettrocateteri vengono collocati nello spazio epidurale. Il Sistema Precision Spectra impiantato a Varese è il primo e unico sistema a disporre di 32 “contatti” (piccoli elettrodi cilindrici), che raggiungono diverse aree midollari e individuano con estrema precisione i punti esatti da stimolare. Grazie all'esclusiva tecnologia del dispositivo di Boston Scientific è possibile mantenere una stimolazione terapeutica stabile e costante nel tempo. Oltre a queste straordinarie prestazioni, il dispositivo di stimolazione midollare Precision Spectra ha come punto di forza l'uso di batterie ricaricabili. Il sistema è dotato cioè di un piccolo caricabatterie senza fili e di un telecomando che viene consegnato al paziente dopo l'intervento. Per caricare la batteria del dispositivo impiantato è sufficiente appoggiare il caricabatterie sopra la cute, in corrispondenza del generatore, mentre con il telecomando il paziente può adattare l'intensità degli impulsi all'intensità e durata del proprio dolore. Con questo dispositivo la batteria (prodotta direttamente da Boston Scientific con tecnologia Zero Volt) può essere ricaricata continuamente, evitando così la sostituzione del dispositivo ogni 2-5 anni, con i relativi rischi e costi. Questo particolare limite delle tecnologie tradizionali ha infatti “frenato” non poco lo sviluppo della stimolazione midollare, oggi ritenuta invece una delle innovazioni terapeutiche di più ampie prospettive per affrontare il dolore cronico. I risultati dell'impianto effettuato a Varese sembrano essere decisamente incoraggianti e offrono un miglioramento della qualità di vita per moltissimi pazienti affetti da dolore cronico invalidante. Non trascurabili, oltre ai benefici terapeutici, anche i vantaggi economici. Se si pensa alle sostituzioni per esaurimento della batteria che si è in grado di evitare, è facile immaginare come i dispositivi ricaricabili risultino vantaggiosi rispetto a quelli non ricaricabili. (LARA LUCIANO)

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