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Web. Migliora il dialogo tra i medici e i pazienti

Gli italiani cercano informazioni di salute sempre più via Internet. E il medico digitalizzato appare oggi colui che meglio può rispondere alle esigenze dei pazienti

Maria Rita Montebelli
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Oltre il 90% dei medici italiani ha e usa un computer, fisso o portatile, circa il 57% uno smartphone, 1 su 3 ha un tablet. Percentuali ben oltre la media nazionale. Il web rappresenta ormai a tutti gli effetti il nuovo terreno della comunicazione sulla salute per medici, pazienti e aziende. E il medico digitalizzato appare oggi colui che meglio può rispondere alle esigenze dei pazienti a loro volta sempre più informati attraverso il web e i nuovi strumenti di comunicazione. Sono alcuni dei dati che emergono da una ricerca Eurisko presentata in occasione del lancio della nuova versione di Univadis, il portale di riferimento dei medici italiani realizzato da MSD. Per quanto riguarda la popolazione poi, i dati dell'Osservatorio Multicanalità parlano chiaro e, come afferma Andrea Boaretto, Docente di marketing multicanale al MIP Politecnico di Milano, «gli italiani amano l'informazione digitale. Nel 2012, infatti, il 53% della popolazione sopra i 14 anni si è informata consultando diversi canali e la multicanalità è ormai un fenomeno di massa, soprattutto nella forma digitale: la percentuale di italiani che possiede un telefonino capace di navigare e connettersi ai social network è superiore anche a quella registrata negli Stati Uniti». Internet è quindi un punto di riferimento per gli italiani e ancora di più lo diventa nel momento in cui la malattia entra a far parte del quotidiano. E la comunicazione digitale è sempre più un'opportunità per migliorare il dialogo fra medico e paziente. «Se il medico è in grado di indicare quali sono le fonti attendibili, se ha un sito Internet personale, o riesce a comunicare con i pazienti anche via e-mail», prosegue Boaretto «allora è più probabile che si apra un confronto anche quando le notizie trovate sul web sono discordanti rispetto a quelle proposte dal medico». E il medico digitalizzato, sempre secondo i dati Eurisko, per l'81% usa Internet come risorsa di aggiornamento collegandosi non solo attraverso il PC dell'ospedale, dello studio o di casa ma anche attraverso gli smartphone, utilizzati da oltre il 50% degli specialisti.  Il giudizio dei medici sulle informazioni da loro direttamente trovate sulla rete è sostanzialmente positivo: il 53% afferma di riuscire a trovare tutte le informazioni di cui ha bisogno soprattutto sui siti delle società scientifiche e su quelli realizzati dalle aziende farmaceutiche e più del 50% dei medici intervistati da Eurisko cita Univadis, il portale di MSD, oggi completamente rinnovato nella grafica e nella fruibilità, come il sito a cui si collega con più frequenza. «La strategia della comunicazione digitale di MSD si fonda su tre pilastri: innovazione, attenzione al cliente, eccellenza nei servizi», sottolinea Pierluigi Antonelli, Presidente e Amministratore Delegato MSD Italia. «In un periodo di grandi sfide per il mercato farmaceutico, intercettando il crescente utilizzo del web e della tecnologia da parte dei medici, MSD ha sviluppato un approccio innovativo per la comunicazione grazie al quale è al fianco di tutti gli attori del sistema sanitario, dai pazienti ai medici». Univadis – presente in 40 paesi nel mondo, tradotto in 17 lingue per un totale di oltre 2 milioni di utenti iscritti – in Italia vanta 130mila iscritti, con una presenza mensile di circa 45mila utenti attivi. In linea con quello che è il trend più evidente della comunicazione digitale, e cioè la multicanalità, Univadis è compatibile con tutti i dispositivi mobili. Univadis quindi, a fianco dei medici: negli studi, in corsia, ai congressi. Ma anche dei pazienti: fra le decine di servizi offerti ce ne sono di specifici per migliorare la comunicazione medico-paziente o per permettere al medico di consultarsi con altri specialisti su un caso particolare. Ma l'impegno di innovazione di MSD non si esaurisce con Univadis. «Con le stesse credenziali con cui entrano in Univadis, i medici hanno accesso a un universo di siti e di applicazioni per smartphone e tablet. Ci sono siti di prodotto e siti di patologia, come quelli dedicati agli aggiornamenti scientifici sulle tematiche di HIV e HCV», spiega Fabrizio Caranci, Multichannel Communication Associate Director, MSD Italia. (S. S.)

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