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Un nuovo farmacoper combattereespettorato, tossee ‘respiro corto'

Arriva in Italia un antimuscarinico di nuova generazione che con una sola somministrazione al giorno permette un'insorgenza d'azione entro 5 minuti, con una broncodilatazione prolungata per 24 ore

Maria Rita Montebelli
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“Ma ho solo un poco di tossetta…” Esistono invece dei campanelli d'allarme che debbono far sorgere il sospetto, soprattutto nei fumatori, che è in arrivo la BPCO – acronimo di Bronco Pneumopatia Cronico Ostruttiva – una patologia invalidante che causa un deterioramento progressivo della funzionalità respiratoria con conseguente mancanza di respiro persistente. Una delle principali cause di morbilità e mortalità in tutto il mondo: secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, la BPCO è la quarta causa di morte a livello mondiale e colpisce 80 milioni di persone. Le cause sono principalmente il fumo di sigaretta, ma anche l'esposizione a sostanze chimiche e all'inquinamento ambientale. La prevalenza di questa patologia è di circa il 5% nella popolazione generale e cresce fino al 20% nella popolazione over 60. In Italia la BPCO colpisce circa 4 milioni di persone, il 5-6% della popolazione, provoca 18.000 decessi ogni anno e insorge generalmente dopo i 45 anni di età. Ma torniamo ai campanelli d'allarme: si tratta di tosse, espettorato e mancanza di respiro, che purtroppo vengono diagnosticati correttamente in ritardo, quando la patologia è già in fase avanzata. Arriva anche nel nostro paese un nuovo farmaco a base di glicopirronio bromuro, un antimuscarinico di nuova generazione di Novartis che “A differenza degli altri broncodilatatori anticolinergici, è in grado di occupare immediatamente i recettori muscarinici delle vie aeree, per cui gli effetti clinico-funzionali del farmaco si manifestano in pochissimo tempo dalla sua assunzione per via inalatoria – spiega Girolamo Pelaia – Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie dell'Apparato Respiratorio, Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro – Questo permette di ottenere un rapido miglioramento della dispnea e della tosse, specialmente subito dopo il risveglio mattutino, e migliora la tolleranza all'esercizio fisico”. “La rapidità d'azione di un farmaco è molto importante per il paziente con BPCO che spesso lamenta al risveglio mattutino una maggiore costrizione dei bronchi con importanti sintomi clinici, a cui dare sollievo nel minor tempo possibile. - precisa Francesco Blasi, Professore Malattie Apparato Respiratorio, Università di Milano ‘Fondazione Cà Granda' – Durante la notte si crea infatti un ristagno di secrezioni nell'albero respiratorio che provocano tosse e secrezioni che il polmone del malato non riesce ad eliminare o controllare. Ricordiamo che  il polmone del fumatore non è in grado di “ripulire” perché il fumo di sigaretta altera la funzione delle ciglia che hanno il compito di eliminare il muco”. “La BPCO è una malattia curabile e trattabile sebbene non completamente reversibile. La cosa importante è che Il paziente si ponga di fronte alla malattia con un atteggiamento di conoscenza e di consapevolezza: conoscerne l'origine, sapere di poterla curare è infatti un modo per gestirla meglio – dichiara Rosanna Franchi, Associazione Italiana Pazienti BPCO onlus – Roma. Quello che l'Associazione si pone di fare è incentivare ancora di più il paziente e i suoi familiari ad un'attiva partecipazione alla terapia. Questo infatti può dare dei benefici in termini di salute ma può aiutare anche psicologicamente a sottoporsi ai controlli. Un paziente informato e “empowered” può senza dubbio gestire meglio e più consapevolmente la sua condizione e avere una qualità di vita migliore – conclude Franchi.

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