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Maldive, viaggio da sogno tra mare, sole e alta cucina

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Tre esperienze per chi vuole visitare il paradiso naturale nell'Oceano Indiano: il villaggio di Kuda Huraa, il catamarano Explorer e il resort Landaa Giravaaru

Giulio Bucchi
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  di Alessandra Menzani Non fai in tempo a pensare di avere sete che il cameriere corre a riempirti il bicchiere. Non fai in tempo a mettere in disordine la stanza che qualcuno è già pronto a rassettarla (tre volte al giorno). Non fai in tempo a pensare "è il mare più bello che abbia mai visto nella vita" che due minuti dopo vedi un angolo, una spiaggia o un'isolotta ancora più incantevole. E poi un'altra ancora: lo stupore raramente si interrompe. Il lusso, l'ottimo cibo, la gentilezza commovente, il relax allo stato primordiale sono di casa, molti lo sapranno già, nelle isole delle Maldive, nell'Oceano Indiano, patrimonio Unesco, mèta dei turisti di tutto il mondo e sempre molto popolare tra i vacanzieri italiani. Nei resort di Four Seasons il livello di ospitalità e confort raggiunge picchi estremi. La filosofia è: anticipare i bisogni più che soddisfarli. Se da un lato, è vero, è la vacanza ideale per chi vuole fare la comoda (e pigra) vita da villaggio e vuole trascorrere giorni nell'ozio totale, è anche vero che gli sportivi e gli amanti delle attività acquatiche non si annoiano. Il villaggio Kudaa Huraa, il catamarano Four Seasons Explorer e il resort Landaa Giraavaru sono i tre gioielli maldiviani della famiglia Four Seasons. La spa sotto le stelle - Il primo resort, che ha riaperto nel 2006 due anni dopo lo tsunami, si raggiunge in 25 minuti di motoscafo da Malè, la capitale, l'unico aeroporto delle Maldive da cui dista 30 km. Nell'isoletta-villaggio ci sono 96 bungalow sull'acqua (particolarmente amati dai clienti orientali) e 62 villette che si affacciano sulla spiaggia semi deserta. Tutte hanno la piscina privata. Ti svegli, percorri al massimo venti passi, e sei in mare. Ci sono tre ristoranti, palestra, lounge lettura e computer, area bambini ma soprattutto un'incredibile Spa su una mini isoletta raggiungibile in un minuto di barca. Romanticissima, e super rilassante, la Night Spa permette di fare trattamenti di due ore di notte, all'aperto, sotto le stelle (squisiti, poi, i biscotti che servono alla fine dei massaggi e il tipico Ginger Wasabi Spritz che non si trova altrove alle Maldive). Catamarano di lusso - E se già ci si abitua bene al Kudaa Huraa, è sul catamarano Explorer che la vita da Mille e una notte assume forme davvero inedite. Dieci stanze (con letto non matrimoniale ma king size), una suite, wi-fi ovunque, lounge tv e dvd, ristorante, una ventina di persone dell'equipaggio tra cui il cuoco e il massaggiatore. Nei tre giorni di Explorer si raggiungono punti dell'Oceano Indiano in cui la barriera corallina offre a chi fa snorkeling o diving visioni davvero fuori dal mondo. Pesci di mille colori, coralli, tartarughe, mante: il tutto nell'ovattato silenzio del mare. I più sportivi si svegliano alle sei e mezzo per fare il Sunrise Dive, l'immersione all'alba. Lo staff accompagna gli ospiti a visitare la vita quotidiana delle popolazioni locali, come nell'Isola Thulhaadhoo, in cui le famiglie ti invitano nelle loro case per assaggiare il tipico the (e anche manicaretti fritti al tonno, che c'entrano poco ma sono una delizia) e gli artigiani mostrano come confezionano i loro lavori. Su un'isola deserta, Viligili, poi, si trascorrono tre-quattro ore a prendere il sole (o a fare un massaggio sulla spiaggia) e di sera, nella stessa isola, lo staff allestisce una cena direttamente sulla sabbia trasformata dagli zelanti camerieri in un tavolo con tanto di sedie. Il cuoco cucina sul barbecue, gli ospiti indossano il tipico pareo maldiviano e i ragazzi dell'equipaggio dopo cena suonano il bongo. Poi con i tender ti riportano in barca. La fotografa dell'Explorer realizza ogni giorno un video delle attività fatte dal gruppo e ogni sera lo mostra nella lounge. Mante, delfini e massaggi galleggianti - Il resort Landaa Giraavaru (atollo di Baa, 120 chilometri a nord di Malè) è diverso dal "fratello" Kudaa Huraa, ma altrettanto paradisiaco. Qui le 64 stanze (con piscina privata anch'esse) si affacciano sul mare in modo da far avere a ogni cliente una porzione di spiaggia tutta per sé. I bungalow sull'cqua sono quaranta: ti svegli la mattina e ti tuffi dopo venti secondi, magari per giocare con una famigliola stanziale di piccoli lemon sharks.Colazione, pranzo e cena sono alla carta al ristorante libanese, a quello thailandese o nell'taliano, il Blu, sulla spiaggia: lo chef Aldo Cadau, sardo, cucina ottimi saltimbocca di pollo e il suo gelato al cioccolato è uno dei migliori del mondo (peccato che Aldo si trasferirà presto al Four Seasons di Doha, ma è un buon motivo per fare una visitina nella città del Qatar…). Il resort organizza gite per vedere da vicino (e giocare) con i delfini: in mezz'ora di barca si arriva in un punto in mezzo al mare in cui i piccoli mammiferi sguazzano da soli, in coppia o in gruppo, mentre la barca li segue. Con un cellulare che viene dato gratuitamente ai clienti, detto Manta Call, il resort avverte se vengono avvistate le eleganti mante, capaci di regalare una danza indimenticabile. La spa galleggia sull'acqua, è formata da tante piccole capanne per altrettante cabine con stanzetta per rilassarsi. Sotto al lettino del massaggio, attraverso un oblò, si vede il fondale. Chi è interessato, può fissare un appuntamento con un medico ayurvedico che spiega al cliente, in base a un questionario, se è un tipo "Pitta", "Vata" o "Kapha": in pratica, a seconda delle caratteristiche personali, il medico consiglia accorgimenti con i cibi e massaggi speficici. Per tornare a Malè, dal Landaa Giraavaru, Four Seasons ti accompagna con l'idrovolante (taxi acquatico), un volo di circa trenta minuti. E la vacanza, o meglio il sogno, finisce.   

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