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Inghilterra, Football League contro Massimo Cellino: "Non ha i requisiti morali per fare il presidente"

Mirko Mazzola
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La Football League nuovamente contro Massimo Cellino, l'ex presidente del Cagliari oggi attuale patron del Leeds. Cellino è stato dichiarato dalla federazione inglese non in possesso dei requisiti necessari per avere la proprietà di un club inglese. Razzismo all'inglese, dunque: se sei italiano, non puoi "giocare". La motivazione presentata è sempre la stessa, ovvero la condanna per evasione fiscale che lo ha colpito in Italia. La stessa condanna che già al momento dell'insediamento aveva creato non pochi problemi all'imprenditore italiano. Il precedente - Vicino all'acquisto del West Ham nel 2010, gli furono preferiti David Sullivan e David Gold, così Cellino nel febbraio 2014 ritentò l'assalto al campionato inglese, acquistando il 75% delle quote del Leeds, ma in quel caso ad opporsi fu direttamente la Football League che, avendo la possibilità di impedire scalate societarie a soggetti dalla condotta morale dubbia, oppose il proprio diritto di veto contro l'acquisto. In quell'occasione i legali di Cellino riuscirono a vincere il ricorso evidenziando il fatto che la giurisprudenza italiana ammette la presunzione d'innocenza sino all'ultimo grado di giudizio così che, alcuni giorni dopo, l'acquisto venne definitivamente approvato. La sentenza - Oggi il nuovo provvedimento della federazione inglese che si fa forte della sentenza del Tribunale di Cagliari, e che rischia di compromettere seriamente il futuro del neo presidente. Cellino avrà 14 giorni per presentare il nuovo ricorso. Intanto il Leeds che milita nella Championship, ovvero la seconda divisione, è al 15° posto e il suo passato glorioso sembra oramai giunto al tramonto.

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