Alla Triennale di Milano un Fallani star del design
"Seduto ad arte e illuminato" è la mostra che celebra il percorso di uno degli artisti italiani più emblematici del Terzo Millennio
Roberto Fallani è un design del terzo millennio. Una mostra, con tutto il suo percorso creativo, curata da Fortunato D'Amico e Massimo Domenicucci, lo celebra alla Triennale di Milano, con il titolo “Seduto ad arte e illuminato”. Vi figurano elementi di arredo e di illuminazione, e legano il presente come tempo che avanza ad una bilancia che ondeggia fra passato e futuro. Eccellenza della creatività, intellettuale e poeta della materia, personaggio fiume di uno stile che lo pone fra i più importanti design del mondo. Il meglio del Made in Italy esce dal suo studio laboratorio offrendo una personale visione del mondo. Dice: “Per me il pensiero dell'uomo che cambia è sempre stato il leitmotiv basilare ,andare avanti ed essere sempre diverso”. Superfuturista e iperfuturista per via di forme avveniristiche e stili che evocano ambientazioni surreali. Richiamo ad atmosfere di Metropolis, il film di Fritz Lang. Creatività legata a sperimentazione e nuove tecnologie, con uso di materiali che vanno dalla radica al vetro di Murano, fibre ottiche, ferro, plexiglass e pelle. Un design che è comfort, versatilità, polifunzionalità, come ad esempio “Butler 2011” una poltrona regolabile alta oltre un metro e mezzo,con una struttura che offre l'inserimento di video, pc, radio, luci al led, impianto di ventilazione, cassetto frigorifero e un vano cassaforte digitale; e tutti questi congegni sono azionati da un pannello fotovoltaico,leggero e flessibile, che fornisce energia ecologica e a basso consumo. Design da terzo millennio. Di grande fortuna “Cingolare” la dormeuse cm. 91 x 200, in legno laccato e pelle con intarsi dorati e argentati, che nel nome e nella struttura richiama proprio un cingolato militare. Fortemente creative anche poltrone come “Lavica” e “Trono”; ma non meno interessanti lampade che fanno dialogare fibre ottiche,spirali colorate e vetro di Murano, come ”Berenice”, “Argo” e “Gordio”. E da ultimo tutta la linea degli orologi,sia da parete che da polso. di Carlo Franza