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Roma, la cura Marino: meno auto ai Fori imperiali, caos e più incidenti

Pedala, Marino, pedala...

La rivoluzione della pedonalizzazione è una "sòla". Risultato: viabilità in panne. E le "passeggiate" restano un miraggio

Giulio Bucchi
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La “grande” rivoluzione della pedonalizzazione dei Fori Imperiali voluta dal sindaco Ignazio Marino è in realtà una solenne bufala: una sòla, per dirla in slang romanesco. Primo perché «la passeggiata nella storia», come la vuole vendere il Comune, è nei fatti impedita a turisti e romani da mezzi pubblici, taxi, auto blu, Ncc e altre vetture con deroghe speciali. Secondo, perché l'interdizione di un breve tratto della strada che costeggia il Colosseo (giustamente da tutelare) sta sortendo l'effetto temuto da residenti e commercianti alla vigilia dell'operazione ideata dal sindaco ciclista: il caos nella viabilià del centro della Capitale. Con in più un elemento di pericolo: i dati dell'agenzia della Mobilità segnalano, infatti, un picco di incidenti nelle zone interessate dalla scellerata sperimentazione. Perché cambiare, complice il vuoto d'agosto, i sensi di marcia di arterie importanti quali via Labicana e viale Manzoni, si sta rivelando un progetto dannoso, del quale peraltro non si sentiva l'urgenza.    Tornati dalle ferie, i romani non hanno più riconosciuto la loro città. Automobilisti che cercavano di raggiungere la stazione Termini da via Labicana (prosecuzione dei Fori Imperiali) e si sono ritrovati in direzione Eur senza capire come tornare indietro. Negozianti convinti di potere riaprire la loro bottega e, magari, di parcheggiare come sempre, improvvisamente senza più punti di riferimento, perché l'audace sindaco Pd ha deciso che, come lui, ora si va tutti a piedi o in bici o al massimo con il bus, se passa. Per cui: via i parcheggi su via Merulana, niente più soste di fronte ai negozi, e inversione dei sensi di marcia, con ovvia congestione e code dove prima non c'erano. Gimkana in stradine secondarie per raggiungere via San Giovanni, limite dei 30 all'ora con autovelox posizionati apposta per fare cassa e segnaletica da rifare. Penalizzati perfino i motociclisti, considerati peggio di pericolosi pirati della strada: via dei Fori è chiusa anche per loro. Peccato però, che con la barriera di new jersey a dividere le corsie preferenziali da quelle dei comuni mortali, i sinistri sono aumentati e ora negli incroci a rischio staziona giorno e notte una pattuglia di vigili (a cui il Comune dovrà pagare gli straordinari) per evitare il peggio. Scene come quella di un pizzardone costretto a inseguire a piedi un'auto che ha imboccato via Salvi (Colle Oppio) in contromano non si vedevano dai tempi del film con Alberto Sordi, ma contento il sindaco...  E dire che l'idea poteva perfino essere condivisibile, se ci fosse stata un'adeguata preparazione alla cittadinanza e se la pedonalizzazione fosse stata reale e non solo uno spot da campagna elettorale. Il problema è che l'ex chirurgo, forse non conoscendo ancora bene Roma, non si è accorto che prima di stravolgere la viabilità del centro (rione Monti compreso) avrebbe avuto tante altre cose da fare in una città così complessa. Si sarebbe evitato le polemiche e i disagi crescenti: i commercianti hanno già annunciato la serrata e per giovedì è previsto un incontro con i residenti del Primo municipio. di Brunella Bolloli

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